Ricordo di aver comprato tempo fa questo libro e ricordo di averlo preso con l'auspicio di non essere delusa da un autore italiano a me sconosciuto. Non sono stata delusa anche se non ho letto ciò che mi aspettavo. Mi ero fatta tutt'altra idea nel guardare la copertina. Mi immaginavo un giallo ad alta tensione invece mi sono trovata a leggere un storia che ha comunque a che fare con dei morti ma non proprio ciò che mi aspettavo.
Il protagonista è un investigatore privato. Va alla ricerca di un ragazzo scomparso su mandato di suo padre che è in carcere per aver commesso una rapina anni addietro ed essere stato catturato mentre i suoi complici sono scappati via con la refurtiva, senza lasciare tracce. Ora quell'uomo, dal carcere - e già questo mi suona un po' strano - incarica Bacci Pagano di andare a cercare suo figlio nella terra in cui venne messa a segno la rapina. Complici di cui, però, l'uomo d'onore non svela l'identità.Crede che suo figlio stia alle loro costole per reclamare la parte di bottino che era di suo padre. Questo, almeno, è ciò che dice a Pagano.
Ma è davvero così?Bacci Pagano viene inviato in Sardegna, una terra che conosce molto bene, nella quale periodicamente tornava - in passato - in vacanza.
Questa volta non sarà propriamente una vacanza per lui, anche se prova a fare in modo che sia così.
La trama non può essere svelata.... mi limito a dire che in qualche passaggio mi sono persa e non credo di aver capito bene cosa sia accaduto in merito a quella rapina ed al perchè quell'uomo in carcere abbia mandato Bacci a cercare suo figlio in Sardegna. A dirla tutta, però, non è che questo mi interessi più di tanto perchè più che questa, di storia, ho apprezzato il contorno... Ho apprezzato la storia di Bacci Pagano e sua figlia, ritrovata dopo dieci anni di distacco.Ho apprezzato le descrizioni delle Sardegna che l'autore non risparmia lanciando delle significativa cartoline di quei posti.E questo mi è bastato.L'intreccio attorno al quale Bacci Pagano si trova ad investigare è passato in secondo piano rispetto al resto.
Facendo qualche ricerca on line mi sono resa conto che non si tratta della prima avventura di questo personaggio... e io come al solito ho iniziato a conoscerlo partendo dalla cronologia sbagliata... Magari ora leggerò anche il resto per capire qualcosa di più di questo personaggio che, tra l'altro, le prende di santa ragione e sembra anche lui una specie di Superman che non si fa nemmeno un graffio... Io credo che le persone normali con 1/10 delle percosse che subiscono alcuni personaggi dei romanzi di questo tipo stramazzerebbero al suolo senza possibilità di rialzarsi... ***Con la morte non si trattaBruno MorchioGarzanti Editore4.90 euro