Con la rete 4G download superveloci… ma a quali condizioni?

Creato il 26 febbraio 2014 da Db @dariobonacina

Nei vari annunci, proclami, comunicati stampa e articoli giornalistici (che ne replicano i contenuti) relativi all’avvento della “rete 4G” (tecnologia di rete mobile di quarta generazione), rilevo sempre più un’involontaria e indiretta ingannevolezza su possibilità e prestazioni consentite dall’utilizzo della banda ultra-larga tramite smartphone e chiavette.

Ieri un operatore di telefonia mobile ha reso noto di aver effettuato un test di velocità della propria tecnologia LTE Advanced, la cui disponibilità è prevista per il 2015, che ha fatto registrare una velocità di connessione di 250 mbps in download, “ovvero più del doppio rispetto alla velocità massima attualmente disponibile sulle reti mobili italiane”, che significa – ad esempio - poter scaricare in 30 secondi un film delle dimensioni di un gigabyte.

Ovviamente si parla di velocità teorica, raggiungibile in condizioni ottimali, che per un utente con smartphone o chiavetta è fattibile quando si trova outdoor e in prossimità dell’antenna dell’operatore mobile, con campo pieno, e con un numero limitato di utenti collegati alla stessa antenna. Ma anche dando per scontato l’irrazionale presupposto che si tratti di possibilità reali, pensiamo al fatto che l’utente medio oggi ha un piano tariffario che include 2 GB mensili. Significa sicuramente che uno può scaricarsi 2 GB di film (o altro) in un minuto, ma che altrettanto sicuramente così esaurisce immediatamente il proprio plafond mensile. Quindi, con le attuali configurazioni tariffarie, non ci sarebbe altra soluzione che fare un upgrade, un aggiornamento tariffario, che implicherebbe una spesa mensile superiore!

Intendiamoci: trovo giustissimo e condivisibile l’entusiasmo per le possibilità offerte dalla tecnologia, sono il primo a rimanerne affascinato e a fantasticare sui suoi possibili impieghi, che nella mia visione non si traducono nel download di un film in un minuto, ma ad esempio nella possibilità di avere un segnale di rete più affidabile e capillare in caso di necessità ed emergenza, nell’offrire connettività veloce a chi non può averla via cavo e altre utili applicazioni. Al netto di ogni illusione, quindi, aspettiamo di capire come verrà strutturata anche l’offerta. Non prima del 2015.