Sento la tua vocina piccola che rimbomba nella mia anima dall’altro capo del telefono. E già vorrei stringerti fra le braccia per annusarti. Ma manca ancora qualche ora. Ci separano 128 minuti. Sei la mia dose quotidiana di felicità, se pur lontano, soprattutto in questi giorni spenti. Sei sotto la mia pelle, piccolo uomo.
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