Con quale contenitore di cultura perugia si candida a capitale europea?

Creato il 25 agosto 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

musica Per la città di Perugia, che si è candidata a diventare “Capitale Europea della Cultura”, la Musica Classica, non sembra essere una delle attività prese in considerazione.

A tutt’oggi è evidente il disinteresse da parte delle Istituzioni e degli operatori culturali, vista la loro assenza, solo in parte giustificata, nei Concerti di musica classica che si eseguono nelle varie sedi del centro storico, questa specialmente nelle ultime settimane, che ci porteranno a conoscere il verdetto finale, in cui sarà deciso il nome della città eletta a Capitale Europea della Cultura 2019.

Da diversi anni, durante il periodo estivo, qui a Perugia, si svolgono prestigiosi festival di musica classica e corale, tra i quali: “Musica dal Mondo” e “Music Fest Perugia”, per non citarne altri, più o meno importanti.
La presenza del pubblico in questi concerti è garantita essenzialmente, dagli accompagnatori, amici e familiari degli artisti ospiti, che sono prevalentemente stranieri e dai pochissimi melomani perugini, più sensibili ad ascoltare la musica di qualità e che non perdono queste preziose occasioni per assistervi, tanto più che questi concerti, di altissima qualità sono anche totalmente gratuiti e a costi irrisori per il bilancio comunale.

Ci chiediamo pertanto, quali possano essere le ragioni di tanto disinteresse da parte dei perugini e come di rappresentanti delle Istituzioni, a partecipare a questi incontri musicali.
Un’assenza notevole anche da parte degli associati delle altre istituzioni musicali, ben consolidate nella nostra Città, tra le quali: gli Amici della Musica e il Conservatorio Morlacchi, con i suoi studenti e insegnanti.
Dobbiamo considerare quest’atteggiamento d’indifferenza, una forma di snobismo e campanilismo culturale, che vuole rifiutare a priori, di partecipare ad eventi musicali che non sono nati e gestiti direttamente all’interno della nostra Città?
Mantenere un atteggiamento d’indifferenza per le due iniziative culturali sopranominate, è una scelta poco lusinghiera, che non contribuisce a valorizzare e riempire quel contenitore culturale, con cui presentarci e promuovere Perugia a Capitale Europea della Cultura.
Occasione questa, che potrebbe attrarre nella nostra Città, un maggior numero di visitatori e ospiti stranieri, promuovendo un turismo di qualità.

Attualmente le offerte culturali proposte dalla città di Perugia, sono prevalentemente di carattere effimero, scarse di contenuto e poco impegnative, che attraggono solo, un pubblico locale poco esigente, con i suoi spettacoli cabarettistici e dialettali, senz’altro piacevoli per la loro immediata comprensione del linguaggio parlato, ma che non sono eventi culturali in grado di soddisfare anche le esigenze di un pubblico che richiede una cultura più elevata.

Giuliano Cianelli



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