Ho iniziato a lavorare subito dopo aver conseguito la laurea, facendo prima un lavoro che non mi piaceva particolarmente (pur essendo quello per cui avevo studiato), per poi approdare al mio attuale lavoro che è stato bello per i primi tempi e poi ha iniziato a starmi un po’ stretto. Poi sono rimasta incinta e ho usufruito di tutto il congedo di maternità spettante ad una lavoratrice dipendente, più un periodo di 6 mesi a stipendio zero perché mia figlia aveva dei problemi di crescita e il mio pediatra mi ha “obbligata” a starle vicino per qualche mese ancora. Quando ho ripreso a lavorare ho chiesto di poter avere una riduzione dell’orario di lavoro per poter continuare a seguire mia figlia e grazie ad una legge che tutela le donne fino ai tre anni di vita dei bambini, l’ho ottenuta. Il mio rientro lavorativo, però, non è stato dei migliori, sono tornata a svolgere il mio lavoro ma non nel gruppo dove lavoravo prima della pausa maternità e questo ha fatto si che mi sentissi come un pesce fuor d’acqua eil primo giorno del mio rientro mi è sembrato di tornare al primo giorno di lavoro con la difficoltà aggiuntiva di avere la mente un po’ arrugginita dalla pausa appena terminata. Dopo qualche tempo sono tornata nel "mio" gruppo di lavoro ma con mansioni diverse, perché avevo scelto di mettere la famiglia al primo posto uscendo 2 ore prima. Ho accettato la situazione perché diventare mamma ha fatto di me una persona diversa e avendo scelto di mettere mia figlia davanti a tutto ho accettato il compromesso. Facendo un bilancio ad oggi devo dire che se potessi smetterei di fare quello che faccio ma non per fare la mamma a tempo pieno ma solo per farlo meglio. Passare 6 ore in un posto di lavoro che mi rende insoddisfatta fa di me una mamma insoddisfatta e spesso nervosa e questo non fa bene alla bimba che sta con me. Sogno il telelavoro, ma per averlo dovrei prima cambiare il mio attuale lavoro e poi forse dovrei cambiare città o forse stato visto che in Italia fa molta fatica a decollare. Sogno di poter fare del mio blog la mia attività lavorativa in modo da non dovermi giustificare ogni volta che mia figlia ha la febbre, che all’asilo c’è uno sciopero e io devo fare i salti mortali per organizzare la sua gestione in mia assenza. Insomma sogno di poter vivere una vita più tranquilla, un pò più a misura di mamma e famiglia. La vita è una sola, mi piacerebbe riuscire a viverla in maniera un pò più serena e serenità, per me, vuol dire anche riuscire a fare un lavoro diverso.
Conciliare famiglia e lavoro - Sono una blog Thinker di Donna Moderna!
Da Bimbiuniverselaura @laurazampellaHo iniziato a lavorare subito dopo aver conseguito la laurea, facendo prima un lavoro che non mi piaceva particolarmente (pur essendo quello per cui avevo studiato), per poi approdare al mio attuale lavoro che è stato bello per i primi tempi e poi ha iniziato a starmi un po’ stretto. Poi sono rimasta incinta e ho usufruito di tutto il congedo di maternità spettante ad una lavoratrice dipendente, più un periodo di 6 mesi a stipendio zero perché mia figlia aveva dei problemi di crescita e il mio pediatra mi ha “obbligata” a starle vicino per qualche mese ancora. Quando ho ripreso a lavorare ho chiesto di poter avere una riduzione dell’orario di lavoro per poter continuare a seguire mia figlia e grazie ad una legge che tutela le donne fino ai tre anni di vita dei bambini, l’ho ottenuta. Il mio rientro lavorativo, però, non è stato dei migliori, sono tornata a svolgere il mio lavoro ma non nel gruppo dove lavoravo prima della pausa maternità e questo ha fatto si che mi sentissi come un pesce fuor d’acqua eil primo giorno del mio rientro mi è sembrato di tornare al primo giorno di lavoro con la difficoltà aggiuntiva di avere la mente un po’ arrugginita dalla pausa appena terminata. Dopo qualche tempo sono tornata nel "mio" gruppo di lavoro ma con mansioni diverse, perché avevo scelto di mettere la famiglia al primo posto uscendo 2 ore prima. Ho accettato la situazione perché diventare mamma ha fatto di me una persona diversa e avendo scelto di mettere mia figlia davanti a tutto ho accettato il compromesso. Facendo un bilancio ad oggi devo dire che se potessi smetterei di fare quello che faccio ma non per fare la mamma a tempo pieno ma solo per farlo meglio. Passare 6 ore in un posto di lavoro che mi rende insoddisfatta fa di me una mamma insoddisfatta e spesso nervosa e questo non fa bene alla bimba che sta con me. Sogno il telelavoro, ma per averlo dovrei prima cambiare il mio attuale lavoro e poi forse dovrei cambiare città o forse stato visto che in Italia fa molta fatica a decollare. Sogno di poter fare del mio blog la mia attività lavorativa in modo da non dovermi giustificare ogni volta che mia figlia ha la febbre, che all’asilo c’è uno sciopero e io devo fare i salti mortali per organizzare la sua gestione in mia assenza. Insomma sogno di poter vivere una vita più tranquilla, un pò più a misura di mamma e famiglia. La vita è una sola, mi piacerebbe riuscire a viverla in maniera un pò più serena e serenità, per me, vuol dire anche riuscire a fare un lavoro diverso.
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