Conciliare maternita' e lavoro: una sfida impossibile?

Creato il 24 maggio 2013 da Afrodite
In Italia capita che una donna che lavora venga licenziata perché ha messo al mondo un figlio.
A Cristina Interliggi, webdesigner e mamma di Viola e Flora, è capitato. Ma Cristina è una mamma tosta (molte mamme lo sono), non si è lasciata abbattere e insieme al suo compagno Marco (designer) e a Matteo (programmatore) ha pensato di creare qualcosa che potesse aiutare tutte le mamme che in questo paese hanno difficoltà a conciliare maternità e lavoro.
Così è nato Networkmamas (http://www.networkmamas.it/), un progetto che mira a valorizzare le singole professionalità femminili mettendo in contatto offerta e domanda.
L'idea non è nuovissima, ma qui c'è un valore aggiunto che è quello di dare una chance in più alle donne costrette a scegliere tra l'esercizio di un diritto garantito dalla nostra Costituzione (il lavoro) e il desiderio di arricchire la propria vita, oltre che quella della società in cui viviamo, mettendo al mondo dei figli.
Ma rispetto ad altri siti che tendono a creare una sorta di mercato del lavoro "parallelo", Networkmamas presenta un altro aspetto interessante: quello di aiutare le mamme a darsi più valore, a rendere più appetibile e più visibile la propria identità professionale in Rete, come spiega Marco in questo video (http://www.youtube.com/watch?v=4w5x-_tbWic&feature=youtu.be).
L'idea del video è nata perché una prima sottoscrizione lanciata tra le mamme iscritte al progetto non è andata benissimo, anzi è andata proprio male: su circa 400 solo due hanno aderito!
Ma Cristina, Marco e Matteo non vogliono arrendersi.
Il loro obiettivo può sembrare irraggiungibile: su 12 mila euro di budget necessario a far decollare il progetto, ne sono stati finora raccolti solo milleduecento.
Chi lavora con e sul web sa che i fallimenti sono da mettere in conto. L'importante è non scoraggiarsi, l'importante è riprovarci.
"Fallire e ripartire", che è poi il titolo del video con cui i tre startupper rilanciano la loro iniziativa.
Chi vuol dargli una mano?

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