Macerie per tutte le strade, case diroccate o distrutte totalmente, mancanza assoluta di viveri, di soccorsi sanitari, di acqua potabile, inutilizzazione dei mulini, inefficienza dell’ospedale, gravemente sinistrato, scuole chiuse, gran parte della popolazione rimasta senza tetto e con la più grave difficoltà di poterselo procurare. Assenza assoluta d’illuminazione pubblica, di legna, di carbone o di altro combustibile. Così il Sindaco socialista di Fucecchio, Angiolo Cecconi, descrisse la drammatica situazione in cui si trovava il suo comune dopo il passaggio del fronte. Anche il Sindaco comunista di San Miniato, Concilio Salvadori, lasciò una esauriente descrizione, sottolineando il ruolo centrale delle giunte comunali: In quei giorni di lutto e di disperazione soltanto nel Municipio il popolo vedeva un’ancora di salvezza. Dai rifugi vicini e lontani centinaia di bisognosi, superando pericoli, correvano verso il Palazzo comunale. Si chiedeva del pane, o un sussidio, o un tetto, o qualche medicina, si chiedeva giustizia contro un sopruso, si cercava un consiglio, o una parola di speranza e d’incoraggiamento. Nel Municipio si trovavano a qualunque ora gli uomini della Giunta pronti a venire in aiuto ai bisogni di tutti. Gl’impiegati con un profondo senso del dovere assecondavano quel lavoro. Dopo che da oltre un ventennio il Comune aveva veduto sopprimere la sua vita libera, esso non poteva rinascere in un clima più eroico, non poteva trovare un’occasione migliore per affermare la sua importanza e la sua grande funzione popolare. I provvedimenti presi dalle giunte del secondo dopoguerra evidenziavano la ferrea volontà di ricostruzione anche in presenza di limitate risorse. Una generazione politica che, avendo vissuto sotto la dittatura fascista, era legata all’idea di un bene collettivo da raggiungere prima di qualsiasi interesse particolare. Ma, soprattutto, una generazione di uomini e donne legati alle Idee, per le quali erano disposti a mettersi in gioco. Come lo stesso Concilio che era stato partigiano nel raggruppamento ”Corrado Pannocchia”, di cui era il caposquadra nel distaccamento di Stibbio. Concilio, oltre ad essere Sindaco, esercitava la professione di insegnante, e per questo motivo ebbe delle noie a causa delle sue idee politiche. Infatti, nel 1948, a seguito dell’attentato a Togliatti, Concilio venne allontanato dalle scuole di San Miniato, in cui insegnava, a seguito del suo ruolo attivo nelle dimostrazioni di piazza, anche se rispetto ad altre zone, la situazione rimase piuttosto tranquilla. (meditazione tratta da L’Aurora de Lo spettro -Periodico anomalo contro l’informazione fantasma- Luglio 2011, su: Concilio Salvadori di Lorenzo Leoni).
PANE DONATO
Questo pane
sapore particolare
mescola saliva
impasta labbra.
Candela rossa,
tenue fiamma,
con grande calore
brucia amarezze.
Illumina splendore
dei capelli rosso colore
e la rosina essiccata
fragrante profumo riemana.
Ricordo tavola imbandita
due gatte curiose adorna
la mano sulla mano calda
esalta nel giorno di festa.
Mette le ali un angelo
finalmente vola tremolando
come il verso lei pensiero
nella luce alito di bacio.
-Renzo Mazzetti-
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