concimazione

Creato il 02 marzo 2012 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Cos’è


La concimazione è una pratica agricola che serve a modificare le caratteristiche chimiche di un terreno e a nutrire le piante per favorirne la crescita sana e rigogliosa. Assieme alla concimazione si possono praticare delle tecniche collaterali che modificano anche le proprietà fisiche del terreno e il suo grado di acidità. La modifica delle proprietà fisiche di un terreno, cioè umidità, secchezza, compattezza, viene chiamata fertilizzazione ammendante, mentre quella che modifica il grado di acidità del terreno si chiama fertilizzazione correttiva. Anche la concimazione rientra nel campo delle attività di fertilizzazione dei terreni, in quando “fertilizzare” significa anche nutrire e questo nutrimento avviene tramite l’uso di sostanze naturali o sintetiche chiamate fertilizzanti. I fertilizzanti contengono dei minerali indispensabili alla crescita delle piante, come azoto, fosforo, potassio e calcio e in misura minore, ferro, magnesio, zinco, ecc. Le piante si nutrono di queste sostanze assorbendole dal terreno. Sono le radici delle stesse, che dal suolo assorbono acqua e tutte le sostanze nutritive in esso contenute. Le suddette sostanze non sempre sono presenti nella giusta quantità, perché fenomeni naturali, come il dilavamento del terreno o la raccolta delle stesse piante, possono depauperare significativamente il patrimonio nutritivo essenziale alla sopravvivenza di queste ultime.

Tipologie


In agricoltura e giardinaggio si possono praticare diversi tipi di concimazione, le cui tecniche e risultati variano in base ai fertilizzanti usati, in base alle specie coltivate e al terreno di coltivazione. La principale classificazione tra i metodi di concimazione si ha tra concimazione naturale e concimazione chimica o minerale. La concimazione naturale usa dei concimi , cioè dei fertilizzanti ricavati in natura, come il letame o stallatico che era, specie in passato, ed è, in assoluto, il concime naturale più usato. I concimi minerali o chimici sono ottenuti da composti di sintesi, cioè realizzati in laboratorio tramite miscele di diverse sostanze non naturali che consentono di avere la stessa o una maggiore quantità di minerali dei composti organici, come azoto, potassio e fosforo. I concimi chimici sono ormai usati su larga scala in agricoltura per via dei loro bassi costi di produzione e della facilità di trasporto, mentre i concimi organici si sono drasticamente ridotti a causa del trattamento industriale degli animali da allevamento. La soluzione del concime organico può essere praticata quando si tratta di concimare un orto o un giardino, anche se le scarse conoscenze agrarie possono far sì che la quantità di sostanza organica usata danneggi sia il terreno che le piante. I fertilizzanti chimici, invece, nelle confezioni di acquisto riportano le quantità di usare in base al tipo di terreno e di pianta da coltivare, limitando il rischio di errori. Per rispettare l’ambiente sarebbe ideale acquisire nozioni di agraria in modo da usare correttamente i concimi organici che certamente sono i più efficaci in assoluto.

Concimazione ideale


La concimazione ideale, o la buona concimazione, deve tenere presenti due importanti caratteristiche: la qualità del terreno, le condizioni climatiche e le specie di piante coltivate. Si riesce a ottenere un buon risultato quando i fertilizzanti usati permettono sia di riequilibrare e migliorare le condizioni chimico fisiche del terreno che di nutrire correttamente la pianta. Pensare che un concime possa essere utile solo a uno dei due elementi coinvolti nella concimazione è un errore che spesso provoca conseguenze nefaste o risultati scadenti. In terreni poveri di calcio, ad esempio, si tende a concimare abbondantemente con fertilizzanti a base di sostanze in grado di ripristinare la quantità minima di calcio essenziale alla buona qualità del terreno, senza tener conto che alcune specie di piante non gradiscono affatto il calcio. Le piante che non gradiscono terreni calcarei sono, ad esempio, le azalee, i rododendri e le ericacee. Queste piante vengono chiamate acidofile o calcifughe, mentre le specie bisognose di calcio vengono dette calciofile, tra queste troviamo le leguminose. La concimazione ideale è anche quella che permette sia di migliorare la qualità del terreno che la crescita delle piante. La fertilizzazione deve infatti essere a effetto nutritivo e correttivo. Molti fertilizzanti consentono di ottenere contestualmente un effetto sia nutritivo che correttivo, è il caso dei concimi organici. Questo principio non si applica, però, alla concimazione di fondo.

Concimazione di fondo


La concimazione preparatoria alla crescita di nuove piante su terreno od orto, si chiama concimazione di fondo. La concimazione di fondo è essenziale per modificare le caratteristiche del terreno e renderlo idoneo alla crescita delle piante. La concimazione di fondo serve sia alle piante erbacee che a quelle con parte legnosa, come la vite o l’olivo. I fertilizzanti usati apportano nel terreno i nutrienti essenziali alle piante, quali fosforo, azoto e potassio. Queste sostanze devono essere accessibili alle radici per una profondità di almeno 40 centimetri, ovvero per quella profondità dove le radici attecchiscono e si nutrono. Il dosaggio delle sostanze fertilizzanti da apportare al terreno dipenderà essenzialmente dalle condizioni chimico fisiche dello stesso. Un terreno ben trattato consentirà la sana messa delle radici delle colture o piante scelte. Il potassio non va usato nei terreni sabbiosi, perché su questi terreni, il dilavamento e l’erosione provocano una dispersione importante del suddetto sale minerale. Il potassio, è, invece, poco volatile in altri tipi di terreni e garantisce una concimazione di fondo efficace e duratura.

Concimazione ordinaria


La concimazione ordinaria è un metodo di fertilizzazione del terreno e di nutrimento della pianta che segue la concimazione di fondo. Potremmo definirla come la concimazione periodica che deve obbligatoriamente essere eseguita per evitare la denutrizione della pianta e la mancata fertilizzazione del terreno. I principi della concimazione ordinaria non si discostano poi molto da quelli per la concimazione di fondo se non per i quantitativi di concime necessari al tipo di pianta e alla sua fase di crescita. La concimazione ordinaria si effettua nell’ambito della rotazione delle colture, dopo il raccolto o immediatamente prima. In base alla tempistica di concimazione si distinguono la concimazione di restituzione e di anticipazione. In questi casi non cambiano i dosaggi dei concimi da immettere nel terreno, ma solo le tipologie di sostanze da adeguare alle necessità della pianta. La concimazione di restituzione si effettua dopo il raccolto per restituite al terreno le sostanze perse a seguito dell’asportazione dei frutti della pianta, mentre la concimazione di anticipazione mira a fornire anticipatamente al terreno la quota di sostanze nutritive che verrà asportata dopo il raccolto.

Concimazione aerea


La concimazione non riguarda solo il terreno da cui poi la pianta trarrà il suo nutrimento, ma anche alcuni apparati della pianta che possono ricevere delle sostanze nutritive attraverso altre tipologie di concimazione. Le parti della pianta che possono essere concimate sono anche le foglie. Quando si procede alla concimazione delle parti superiori della pianta si parla anche di concimazione aerea e se tale concimazione riguarda le foglie, si parla anche di concimazione fogliare. La concimazione fogliare consiste nel distribuire sulle foglie dei concimi contenenti sali minerali e oligoelementi, quali zinco, manganese, rame e ferro. Queste sostanze non sono indispensabili come l’azoto, il potassio, il fosforo e il calcio, ma servono al terreno e alla pianta, in misura minore, per creare le condizioni ottimali allo sviluppo della stessa e al completamento del suo ciclo vegetativo. La concimazione aerea si effettua sulle zone della pianta che assorbono più facilmente gli oligoelementi, come gli stomi e la superficie fogliare. La concimazione area si rende necessaria quando il terreno per problemi di incompatibilità tra i concimi essenziali e quelli minori, non è riuscito ad assorbire tutti gli oligoelementi necessari allo sviluppo delle colture.

Concimazione con acqua


Quando la distribuzione del concime avviene tramite l’utilizzo di acqua si parla di fertirrigazione. La fertirrigazione è una pratica usate nei grandi impianti colturali, come le coltivazioni in serra, mentre è sconsigliata per le piante da giardino, visti i costi elevati dei macchinari necessari ad implementarla. Questo metodo di concimazione usa una miscela fluida di concimi organici diluiti in acqua con specifiche proprietà chimico fisiche, come il ph e la concentrazione di sale. Il pH dell’acqua determinerà l’assorbimento dei principi nutritivi dei concimi. I concimi liquidi contengono un rapporto ottimale di nutrienti essenziali e di oligoelementi. Questi vengono dosati in base alle caratteristiche del terreno e della pianta. La miscela può essere arricchita anche da una soluzione acida o basica che andrà a migliorare le proprietà di assorbimento del terreno. L’impianto per praticare la fertirrigazione deve essere a goccia e prevede un funzionamento totalmente automatizzato.

Come concimare


La concimazione può avvenire manualmente o meccanicamente. Nei giardini privati si concima manualmente dosando la quantità di concime in base alla specie coltivata. Ogni pianta ha specifiche necessità di concimazione. Per le piante da appartamento, ad esempio, è necessario concimare ogni venti, trenta giorni. Il tipo di concimazione per le piante da giardino può essere quello naturale. Anche se i concimi naturali sono più costosi di quelli chimici, la ridotta quantità di spazio da concimare permette di ammortizzare i costi di questi prodotti. Oltre allo stallatico, in giardino si possono usare altri tipi di concime naturale, come il sangue secco di animali macellati, la torba, le alghe marine. Il sangue degli animali non va usato puro, ma oppotunamente lavorato per ottenere le stesse caratteristiche degli altri concimi organici. Quando per nutrire le piante si usano prodotti naturali si parla anche di concimazione biologica.

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