La vite è una pianta semplice da concimare. La sua utilità è essenzialmente produttiva più che ornamentale. La vite, infatti, è una specie rampicante che produce uva da tavola e da vino. La concimazione della vite, quindi, riguarda solitamente intere coltivazioni chiamate “vigneti”. Nei vigneti, le piante di vite sono disposte in filari ed è proprio a questi filari che vanno somministrati i concimi ed i fertilizzanti. Come anticipato all’inizio di questo paragrafo, la vite, e quindi il vigneto, è estremamente semplice da concimare. Questa semplicità deriva dalle specifiche caratteristiche del vigneto e dalla composizione chimico fisica del terreno. Prima di procedere alla concimazione bisogna, infatti, esaminare la condizione del terreno. La somministrazione dei concimi, ma anche la modalità di somministrazione dipenderà anzitutto dalle sostanze contenute nel terreno che dovrà ospitare il vigneto. L’apporto di macroelementi, ma anche di microelementi, dovrà di conseguenza essere calibrato in funzione della loro maggiore o minore presenza nel suolo.
Caratteristiche
Come già detto al paragrafo precedente, la concimazione del vigneto non è complicata. Anzi, questa si presenta piuttosto semplice e non richiede profonde conoscenze agrarie. In ogni caso, chi si accinge a concimare un vigneto solitamente le conoscenze le ha o le possiede da tempo, perché i vigneti sono delle realtà produttive affidate a produttori con esperienza o ad aziende agricole in possesso delle adeguate conoscenze di concimazione. Semmai, per la vastità di alcuni vigneti, la concimazione si può presentare piuttosto faticosa e spesso viene eseguita in modalità totalmente meccanizzata. Nel caso di un vigneto, infatti, i concimi da somministrare sono nell’ordine dei quintali per ettaro. L’analisi chimico-fisica del terreno consente proprio di stabilire quanti quintali di azoto, fosforo e potassio vanno somministrati alla vite. Queste sostanze, dette macroelementi, vanno somministrate in diversi momenti dello sviluppo vegetativo del vigneto, ovvero durante l’impianto, lo sviluppo delle piante e la fruttificazione. Durante queste tre fasi si distinguono una concimazione di impianto, di allevamento e di produzione.
Concimazione di impianto
La concimazione di impianto consiste nel fornire un’adeguata dose di azoto al terreno che dovrà ospitare il vigneto. Se l’impianto sarà effettuato a primavera, la concimazione dovrà avvenire nell’autunno dell’anno precedente. L’azoto favorisce proprio la radicazione e lo sviluppo della pianta. In genere, per la concimazione di fondo, si può usare stallatico maturo considerando una media di quindici quintali per ettaro.