E' bene tenere sempre a mente che tutte le piante necessitano di nutrimenti, e di conseguenza di concime; le modalità di concimazione così come le quantità variano ovviamente in base alla grandezza delle foglie e alla velocità di crescita di ciascun esemplare. E' bene concimare spesso ma senza eccedere nelle quantità, poiché un sovradosaggio potrebbe causare danni irreversibili, con conseguente morte del fiore e della pianta, ed è per tale ragione che va concimata soltanto durante quella fase che può essere definita di 'crescita attiva'. E' sempre bene leggere le istruzioni riportate sul retro della confezione del concime acquistato e regolarsi sulla base della tipologia che si possiede e delle dimensioni dell'esemplare di cui si è in possesso. La concimazione va effettuata sempre in seguito all'innaffiatura dei fiori, ed in particolar modo dopo che l'acqua sia penetrata perfettamente nel terreno.
Se nel paragrafo precedente, sono state illustrate le condizioni nelle quali era necessario procedere alla concimazione, vediamo adesso quando essa è assolutamente da evitare. Innanzitutto, non bisogna concimare una pianta di fiori che è appena stata acquistata: il terriccio rilasciato al momento della vendita, e nel quale il vostro esemplare è stato 'piantato' possiede già i nutrimenti necessari a garantirne la sopravvivenza per i primi due/tre mesi. Sarà invece opportuno concimarla a partire da circa quattro/cinque mesi dall'acquisto; parimenti, non va utilizzato il concime neanche in presenza di piante giovani e dotate di poche radici, almeno sino a quando esse non saranno maturate. Infine, va sottolineato come non si debba assolutamente concimare una pianta durante il suo periodo di 'riposo vegetativo, coincidente nella maggior parte dei casi con la stagione autunnale e quella invernale.
Rispetto ai concimi organici, quelli chimici hanno un costo decisamente inferiore, così come migliore risulta essere anche la loro efficacia, poiché i loro effetti sono nella maggior parte repentini. Un aspetto negativo riguarda però la loro frequenza d'applicazione, senza dubbio maggiore rispetto a quella dei concimi organici, che a lungo andare potrebbe portare danni di grave entità alla pianta (le famose bruciature da concime chimico). Qualora la vostra scelta ricadesse su un concime chimico, dovrete far attenzione a selezionarne uno a 'rilascio lento' in modo che le sostanze nutrienti abbiano modo di espandersi e di filtrare gradatamente nel terriccio. Un segnale da prendere in seria considerazione potrebbe essere poi l'ingiallimento delle foglie, spia di un'insufficienza di azoto e dunque richiesta della pianta di una nuova concimazione. E' bene altresì accertarsi che dopo la concimazione sia stata effettuata una adeguata innaffiatura; se il terreno fosse troppo asciutto infatti, il concime chimico finirebbe per bruciare le radici delle piante, nuocendo gravemente alla sua salute.
Vediamo adesso alcuni concimi naturali per fiori. Tra i più utilizzati vi è senza dubbio l'infuso alle bucce di banana, perfetto per la fertilizzazione delle rose; meno diffuso, ma efficacissimo è l'infuso di tarasso, che stimola la crescita delle piante e ne arricchisce il terreno. Esso va spruzzato alla base delle piante in piccole dosi, come se si trattasse di un qualsivoglia fertilizzante utilizzato nel vostro giardino. Noto alla maggior parte dei pollici verdi è infine l'infuso di ortaggi; esso può essere facilmente prodotto utilizzando l'acqua di cottura delle verdure, ricca di sali minerali e dunque principale nutriente dei vostri fiori. ( fare molta attenzione che essa non sia stata salata in precedenza, perché ciò potrebbe compromettere la salute della pianta). Terminato il processo di ebollizione, si provvederà a far raffreddare il tutto, per poi versarlo nell'innaffiatoio e dunque sui fiori da concimare.