Conclusione Drastica...

In questo periodo sto riportando sul manoscritto principale di Polvere Eravamo tutte le correzioni che ho effettuato durante la fase di editing. Un processo lungo, difficile, un po' noioso, che pretende la massima attenzione. In questo stesso periodo sono continuamente distratto dall'attività sopracitata a causa di problemi vari. Ogni volta che mi siedo al computer determinato a lavorare, ecco che suona il campanello di casa, che squilla il telefono, che esplode una rivolta in cortile, che manca la corrente, che questo, che quello... insomma, vengo interrotto in modo tale da perdere sia la concentrazione, sia il tempo libero che avevo a disposizione. E così arranco...Ogni giorno che passa mi rendo conto che è impossibile dedicare il tempo necessario a questa passione che mi travolge. E' come se ci fosse una entità superiore che si diverte a mettermi il bastone tra le ruote. C'è sempre qualcosa che mi costringe a interrompere ciò che facevo... non voglio andare nei dettagli ma, l'istinto da serial killer nascosto in me tende a manifestarsi sempre più spesso. E non va certo bene.
Ci pensavo ieri sera... e probabilmente sono giunto a una conclusione che, probabilmente può sembrare drastica ma, che probabilmente è l'unica che può darmi il giusto respiro.
Non so se riuscirò a metterla in pratica ma, ho deciso di chiudere con i romanzi. Non ho il tempo materiale per potermici dedicare come vorrei e, di conseguenza, piuttosto che scrivere delle robacce, smetto. Mi dedicherò ai racconti. Ho un paio di progetti che potrebbero riuscire a riempire le lacune dovute alla mancanza dei romanzi (n.d.r. per lo meno, dal mio punto di vista). Ne saprete di più in un prossimo futuro.Per ora, tenterò di chiudere Polvere Eravamo. Così come anche Eva. Poi mi dedicherò a tempo pieno al nuovo sentiero che ho deciso di intraprendere.