3 nuovi salvataggi! Dopo il ritrovamento della coppia di neo-sposi coreani, stamani un nuovo salvataggio
Sale a cinque il bilancio delle vittime. Tre persone salvate, 15 i dispersi.
E’ corsa contro il tempo per cercare coloro che ancora mancano all’appello e che possono trovarsi sulla Costa Concordia, naufragata venerdi’ sera davanti all’Isola del Giglio. Secondo il presidente dellaregione Toscana, Enrico Rossi, ”verifiche incrociate stanno riducendo il numero delle persone disperse. Nell’ultima riunione mi hanno comunicato che all’appello mancherebbero 11 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio”.Intanto il capitano Francesco Schettino e’ stato fermato per pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove.
E’ proseguita durante tutta la notte – anche dopo il ritrovamento della coppia di neo-sposi coreani in crociera nel Mediterraneo per il viaggio di nozze – la minuziosa ispezione dei vigili del fuoco sulla nave Costa Concordia che ha fatto naufragio venerdì sera davanti all’Isola del Giglio.
Stamattina un nuovo salavataggio: i Vigili del Fuoco, allertati dai rumori provenienti dal ponte 3, hanno raggiunto e portato a terra il capo commissario di Bordo Marrico Giampetroni. L’uomo sembra essere in buone condizioni. L’area in cui si trova il superstite e’ in parte allagata e corrisponderebbe alla parte della nave che si trova al livello dell’acqua del mare. Inoltre la presenza di materiali pericolanti ha contribuito a ritardare il salvataggio. Nell’ispezione si procede anche facendo un confronto fra l’elenco dei nominativi e delle rispettive assegnazioni delle cabine, rispetto ai presunti dispersi di cui si ha conoscenza a questo momento.
Due persone che erano a bordo della nave Costa Concordia e che non risultavano tra quelle soccorse e identificate si sono presentate a Roma presso un ufficio delle forze dell’ordine. Lo rende noto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. I dispersi della Concordia sono calati, quindi, a 36 e i soccorritori confidano di trovarne altri.
Sommozzatori e specialisti dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco procedono ispezionando ‘cabina per cabina’ con la speranza di raggiungere altre persone rimaste intrappolate. Quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l’impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non e’ escluso – viene ipotizzato – che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire.
Stanotte a causa del buio è stato possibile ispezionare solo la parte della nave rimasta fuori dall’acqua, mentre per verificare la parte sommersa si e’ dovuto attendere che facesse luce col nuovo giorno. L’operazione viene svolta in modo accurato e, in particolare per la parte sott’acqua, e’ previsto l’impiego di speciali strumenti tra cui telecamere capaci di ‘vedere’ oltre gli oblò e di fendere le oscurità marine nelle aree allagate. Intanto gli alberghi della Maremma nella notte hanno continuato a ospitare parte dei sopravvissuti che devono ancora tornare a casa.
(Via/ANSA)