Inoltre, a convincere i legali di Schettino ad approfondire la questione sulle modalità e i materiali di costruzione della Costa Concordia, ci sono state anche alcune intercettazioni telefoniche tra dirigenti della Costa in cui si sente parlare proprio dei controlli dell’organismo Rina e di Fincantieri. Così oggi, su questo e altri punti, il gup scioglierà la riserva, cioè dirà sì o no alle nuove perizie chieste da Schettino, tra cui anche il funzionamento delle porte stagne, delle pompe di sentina, del generatore di emergenza, oppure su quanta influenza ebbe sull’impatto contro gli scogli del Giglio la manovra sbagliata dal timoniere che non capì gli ordini. Sempre oggi la difesa di Schettino dirà se vorrà avvalersi del rito abbreviato o se invece si rimetterà alla decisione del gup, andando verso un processo ordinario, cosa finora ribadita come prima scelta nella strategia difensiva.
Fonte: Shippingonline.it