”Contrariamente alla prassi consolidata di prevedere lo svolgimento delle prove nelle Regioni cui i posti sono destinati – scrivono i sindacalisti -, questa volta gli esami si svolgeranno esclusivamente a Roma, benche’ dei 220 posti messi a concorso ben 120 siano destinati a Cagliari. Percio’ il bando si configura come una grave discriminazione nei confronti dei candidati residenti in Sardegna, che dovranno affrontare spese di viaggio e soggiorno particolarmente elevate e sicuramente inaccessibili per molti”.
Secondo i sindacati ”si tratta di una vera e propria ingiustizia, giacche’ di questi tempi l’opportunita’ di un’assunzione a tempo indeterminato e’ veramente rara”. Cgil, Cisl e Uil chiedono ”di intervenire presso l’Agenzia delle Entrate perche’ riconsideri la sua discriminatoria decisione e consenta ai candidati residenti in Sardegna di svolgere a Cagliari la prova concorsuale”.