Concorso magistratura 2014, rischio annullamento per irregolarità

di Oreste Cirillo - 6 luglio 2014

Di Oreste Cirillo. 365 posti in palio, solo 365 posti ma a presentarsi sono stati quasi 7000 persone. Già il periodo “pre prova” non era stato dei migliori a causa del ricorso di un ragazzo disabile impossibilitato a partecipare alle prove per 3 giorni consecutivi – situazione salvata grazie ad una sentenza lampo del Consiglio di Stato. Ma è il “post prova” a suscitare problemi maggiori a causa di smartphone imboscati con cui farsi dettare le risposte, tracce diffuse in anteprima da alcuni rispetto alla dettatura per tutti, codici commentati introdotti abusivamente fino al classico compito collettivo, e ciò che è peggio è che i magistrati della Repubblica chiamati alla vigilanza sulla correttezza della prova – secondo numerose testimonianze – non avrebbero fatto nulla per interrompere questi abusi. Scoppia così lo scandalo sul concorso dei magistrati.

Il concorso, bandito con decreto il 30 ottobre 2013 è stato preso d’assalto con più di 20mila domande. Le prove scritte si sono tenute per tre giorni, dal 25 al 27 giugno 2014, alla Fiera di Roma. E proprio nella giornata del 27, si sarebbero avute irregolarità tali da convincere: alcuni candidati a denunciare l’accaduto alla Procura di Roma; altri candidati ad organizzare sul web una protesta per andare il 7 luglio a protestare in piazza; ed il Codacons a richiedere i verbali della commissione. Il tutto facendo vociferare su di un possibile annullamento.

Dal canto suo il Ministero non ha saputo fornire informazioni utili, circa le sconvolgenti testimonianze che hanno iniziato a circolare sulla rete. I problemi, secondo queste testimonianze avrebbero riguardato solo i padiglioni 3 e 4. Secondo il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, “le irregolarità sono state effettivamente registrate e sanzionate” – aggiungendo - “al momento non riscontro elementi che vadano nella direzione dell’annullamento della prova”.