Bene bene bene… bene!
Beeee neeee.
Avete già capito di cosa si tratta?
(Foto di Tonino Deleo, online su http://tiffanyestate.blogspot.com/)
E’ una di quelle parole che a pronunciarle non tendono a diventare monotone.
Perché bene ha una sua stabilità:
A volte la si pronuncia per affetto, ti voglio bene;
altre volte per rimprovero, non va bene;
per approvazione, va bene;
per darsi coraggio, bene!;
per descrizione di una circostanza, non ti sento bene!;
per correzione, riscrivi tutto per bene;
e per tanto altro…
Insomma, una parola che non da mai all’occhio perché umile, stretta, conforme, quasi vuota, come un bocconcino da riempire di panna, nocciola o cioccolato. Voi come la riempireste?
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da oggi 5 aprile al 20 aprile