In Bielorussia è stata eseguita la condanna a morte nei confronti di Vladislav Kovalev, accusato di aver organizzato dell'attentato terroristico della metropolitana di Minsk l'11 aprile 2011. [...] Al domicilio dei Kovalev a Vitebsk è giunto un avviso da parte del tribunale del 16 marzo. La televisione di stato bielorussa ha confermato l'esecuzione anche del secondo imputato, Dmitrij Konovalov.
Né il ricorso in appello circolato nelle organizzazioni internazionali al fine di proteggere i loro diritti e le libertà, nel caso in cui si esauriscano tutti i ricorsi interni disponibili; Né la richiesta del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo di non portare il processo a conclusione fino a quando non fossero state visionate le individuali rimostranze dei condannati; né la richiesta da parte della dirigenza della UE non hanno avuto alcun effetto. I detenuti sono stati fucilati quasi immediatamente dopo che Lukasheko si era rifiutato di firmare la petizione di clemenza. L'esecuzione di Vladislav Kovalev e Dmitrij Konovalov ha suscitato una reazione ambigua sia in Bielorussia, sia in Russia. A Vitebsk la polizia ha impedito ai cittadini di depositare fiori e accendere candele nella casa degli uccisi. A Mosca, la gente portava fiori all'ambasciata della Bielorussia. Sono stati depositati fiori e candele davanti all'edificio della Missione diplomatica bielorussa già dal 17 marzo, quando fu reso noto il giorno dell'esecuzione. Secondo alcuni rapporti, diverse persone hanno portato fiori in memoria di quelli uccisi nell'attacco terroristico, e altri in memoria del condannato. Tuttavia, come comunica il sito di RAPS (Agenzia russa di informazione legale e processuale), il picco delle condanne a morte fu raggiunto nel 1997 e nel 1998, quando sono state eseguite, rispettivamente, 46 e 47 condanne.
Attualmente, 146 Stati hanno rinunciato alla pena di morte. In 51 paesi, le esecuzioni continuano, e sono spesso di natura pubblica. Ad esempio, in Arabia Saudita sono ancora eseguite in piazza esecuzioni per decapitazione. La pena capitale è applicata ad assassini, stupratori e trafficanti di droga. In Iran, nel mese di agosto 2007 sono state rese pubbliche le esecuzioni di 17 condanne a morte, invece altri 11 criminali sono stati giustiziati nelle prigioni. Nel 2006 nel mondo sono state giustiziate circa 5628 persone. Circa il 90% di tutte le condanne a morte avviene in Cina, Iran, Iraq, Stati Uniti, Pakistan e Sudan.