Condannato o assolto? Un giorno come un altro – di Francesco Tadini

Creato il 25 luglio 2014 da Francescotadini @francescotadini

Condannato e colpevole o assolto? Un giorno come un altro. Precisamente venerdì 25 luglio 2014. Il giorno è assolto, poveraccio. Sisley che utilizza simboli nazisti “per pubblicità” dei saldi in piazza San Babila è condannato (trovate la foto sul Corriere on line). Colpevole l’idea di mettere dossi anti velocità per le biciclette sulla stradina dell’alzaia della Martesana. “Condannato” chi rifiuta l’idea di una tregua nella guerra tra israeliani e palestinesi. Assolto il Papa che mangia in mensa con i dipendenti del Vaticano. Qualunque notizia data dai quotidiani ci induce a pensare: buona notizia o cattiva notizia? Assolti o colpevoli e condannati? Bianchi o neri? Così, in questo immenso mare di notizie buone o cattive, la coscienza può assolvere o condannare. Per poi dimenticarsi – il giorno dopo, o due, al massimo – ciò che (o colui il quale) ha assolto o condannato. Oggi fa bene assolvere il dentista che cura i bambini disagiati a Grosseto e la moglie di Schumacher che ha venduto l’aereo provato per 20 milioni di Euro. >


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