Lo dimostra il fatto che in una fase dove sono palesi le difficoltà nazionali, regionali, provinciali e comunali che impongono sacrifici e ristrettezze, gli emendamenti presentati in quel consiglio dimostrano che resta alta l’attenzione verso i più bisognosi. Gli argomenti esplicitati da padre Marco Damanti fanno onore allo stesso e ne confermano la sua missione, proprio perché, nella sua veste di autorevole rappresentante della Chiesa Cattolica, crediamo faccia già la sua parte sul fronte dei bisogni dei cittadini menfitani, bisogni che vanno al di là di quelli semplicisticamente rappresentati nell’articolo sul Giornale di Sicilia del 22/12/2011.
Ci sentiamo la coscienza a posto per aver fatto il possibile nel voler dare risposte agli argomenti sollevati da “Don Marco” anche se resta il rammarico di non poter fare di più.
I sette consiglieri che appoggiano il Sindaco Botta, compatibilmente con le ristrettezze del momento, in quel consiglio hanno presentato emendamenti in favore dei bisognosi.
Di fatto, relatore il consigliere Francesco Santacroce, gli emendamenti, che prevedevano le somme di che trattasi, sono stati prontamente bocciati da chi è contrario a questa Amministrazione.
In buona parte questi ultimi riguardavano misure a favore delle classi meno abbienti, manifestati anzitempo in conferenza dei capigruppo e distribuiti a tutti i consiglieri, anche su indicazione del Presidente del Consiglio che maldestramente tenta di scaricare la colpa sugli altri.
Evidentemente qualcuno “mente” sapendo di mentire.
A riprova di quanto su affermato vi sono gli atti, depositati presso la presidenza del consiglio, a disposizione di tutti coloro che vogliono far chiarezza sulla problematica evidenziata. I consiglieri della Giunta Botta (Bondì, Clemente, Mattioli, Palminteri Giuseppe, Santacroce, Sbrigata, Vetrano) Cliccaqui per la Delibera di Consiglio n. 56 in cui i consiglieri Ardizzone Saverio Renato, Buscemi Enzo, Buscemi Nino, Buscemi Giuseppe, Errante, Gambina, La Placa Luigi, Palminteri Saverio hanno bocciato gli emendamenti per il sociale.