Confalonieri: ''Sky signore e padrone del satellite senza vergogna''

Creato il 15 luglio 2014 da Digitalsat

Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, intervenendo in un'audizione in commissione Trasporti della Camera parlando di Sky Italia:

"Come la mettiamo con la concorrenza? E come si fa a fare i delfini nella vasca degli squali? Come si fa a competere equamente, se tutto quello che è Internet è sregolato? Se non ci sono gli strumenti per garantire un confronto competitivo equilibrato, dove tutto quello che è uguale sia disciplinato nello stesso modo? Come si fa a difendere e sviluppare il proprio modello di business se gli operatori globali ‘rosicchiano' i pilastri che reggono l'industria audiovisiva? Oppure, come si fa a competere limitati da vincoli (come siamo noi, operatori del digitale terrestre) con altri operatori televisivi, che sono liberi di rimanere monopolisti della propria piattaforma, che si parano dietro ad una presunta abbondanza di risorse infrastrutturali (parliamo del satellite), pretendendo, quindi, di essere sciolti da qualsiasi limite concorrenziale, ‘signori' e ‘padroni' come sono della stramaggioranza delle frequenze satellitari?

Sono 26 i transponder in uso ad un solo operatore, oltre al triplo della banda effettiva dell'intero digitale terrestre e tanti da rendere impossibile a chiunque di replicare un'offerta di canali ugualmente ricca sulla medesima posizione geostazionaria. E pensare che sono gli stessi che non si sono vergognati di venire in queste sale a chiedere di distruggere la piattaforma concorrente, il digitale terrestre, dove lì no, non c'è un monopolista bensì una numerosa e concorrente pluralità... Forse è un fallimento competitivo quello che porta il monopolista satellitare pay a chiedere di ridurre le risorse frequenziali alla tv terrestre. Il teorema è: troppe frequenze, troppi canali, uguale troppa concorrenza! Non si vince sul mercato concorrenziale? Meglio rivolgersi a ‘Papà legislatore' per risolvere il problema alla radice: "muoia il DTT e tutti i canalini"! E in fretta, prima che con l'introduzione dei nuovi standard compressivi nel DTT la pressione concorrenziale sulla pay aumenti!

Il sogno di ogni imprenditore è il monopolio, ma almeno non ci si nasconda spacciando affari di bottega per esigenze di sistema, sostenendo che il problema centrale da risolvere per lo sviluppo della tv italiana è togliere frequenze a Mediaset e Rai! Questione fuorviante nel merito e in più capace di spostare l'attenzione da ciò che rischia davvero di distruggere l'equilibrio competitivo: la concorrenza sleale degli Over The Top con la televisione e la pressione degli operatori di telefonia mobile sulle frequenze UHF, quelle indispensabili per la sopravvivenza stessa della piattaforma terrestre."


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