Confcommercio: nel 2014 hanno chiuso 260 imprese al giorno, altro che le balle di Renzi

Da Pukos

Che viviamo in un regime è fuori discussione, perché infatti nelle televisioni nazionali nessuno sbatte in faccia a Renzi i dati disastrosi della nostra economia?

Perché fanno servizi al telegiornale in cui si vede il nostro Premier “tagliare nastri” per inaugurare nuove (per modo di dire) iniziative imprenditoriali e non lo vediamo mettere i cartelli “Chiuso per cessata attività” a 260 imprese al giorno, ribadisco 260 IMPRESE AL GIORNO.

Questi sono dati ufficiali di Confcommercio e si riferiscono ai primi dieci mesi di quest’anno, quello che doveva essere l’anno della ripresa si sta rivelando PEGGIORE anche rispetto al disastroso 2013 ed a tutti quelli precedenti.

Ritengo proprio che tra un po’ Renzi arriverà a vantarsi che ci sarà una riduzione del numero delle imprese che chiudono, ma ciò non avverrà per la tanto sospirata ripresa economica, ma per il numero esiguo di imprese rimaste operative!!!

Questi i numeri della catastrofe, economica e sociale: nei primi 10 mesi dell’anno il saldo negativo, quindi la differenza fra le aperture e le chiusure di imprese del terziario è -77.874 in aumento rispetto al 2013 (-76.489), quindi in due anni più di 154.000 attività in meno!!!

Tutti i comparti registrano saldi paurosamente negativi: commercio al dettaglio alimentare e non alimentare (-25.600), alloggio e ristorazione (-13.759) e altre attività di servizi (-26.272).

Soltanto il commercio ambulante ha visto un minimo saldo positivo (+1.600), ma anche questo dato deve essere interpretato come un fattore negativo.

I saldi negativi hanno riguardato tutte le regioni italiane, nessuna esclusa, ma è evidente che i dati più drammatici sono arrivati dal Mezzogiorno che, dopo anni di profondissima crisi, ed in un tessuto sociale ormai degradato ha visto sparire altre 26.287 imprese (anzi ne sono sparite molte di più quello è solo il saldo fra le aperture e le chiusure).

Ormai da tempo, ma ogni giorno sempre più, una gran parte del Paese vive di sussistenza, e nessuno fa nulla per cambiare … anzi!

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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