In attesa dei Mondiali del prossimo anno, il Brasile terra del famoso Carnevale di Rio, di Pelé, della samba e del Cristo Redentore che
Foto Jcsalmon, licenza CC BY-SA, modificata
sovrasta impetuoso Rio de Janeiro, ospita l’edizione 2013 della Confederation Cup, al via domani, sabato 15 giugno.
8 sono le nazionali impegnate: Brasile, Giappone, Italia, Messico, Nigeria, Spagna, Tahiti e Uruguay.
I campionati sono appena terminati ma per i giocatori non è ancora tempo di vacanza. Non lo è soprattutto per l’Italia, opaca e sottotono negli ultimi due incontro disputati nonché chiamata ad una risposta immediata, a una forte reazione per scacciare le tante critiche ricevute dopo la sfida deludente contro Haiti. Dunque concentrazione massima per gli azzurri che non devono farsi deviare dalla bellezza del posto. Ci sarà tempo per apprezzare e godere del clima e le attrazioni che offre il Brasile. Anche l’attenzione dev’essere massima nei confronti delle dirette avversarie: nel girone dell’Italia ci sono anche Brasile, Messico e Giappone. La prima è una delle favorite al trionfo finale – l’altra è la Spagna -; le altre due sono mine vaganti e possibili sorprese del torneo.
Accennata la Spagna, il suo girone è composto da: Nigeria, Tahiti e Uruguay. Si può dare quasi per scontato l’arrivo al primo posto degli iberici e al secondo del team di Cavani; tutto però può succedere. La Nigeria potrebbe essere una rivelazione mentre Tahiti è la Cenerentola di questo torneo.
Brasile e Giappone apriranno domani le danze mentre domenica toccherà agli azzurri contro il Messico a Rio, nel celebre Maracana.
L’attesa, ormai, è quasi finita. Non resta che sperare di assistere allo spettacolo della Confederation e ad un riscatto italiano.
Articolo di Alessandro Liturri