Conferenza stampa de “I primi della lista”

Creato il 09 novembre 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

“Il tentativo non è quello di inventare una storia che somigli alla realtà, ma raccontare una realtà come una storia”. Così riprendendo le parole di Zavattini, Roan Johnson racconta la modalità scelta per mettere in scena il suo primo film da regista, I primi della Lista, e come per la costruzione filmica si sia basato sugli eventi raccontati.

Presentato in anteprima alla sesta edizione del Festival Internazionale del film di Roma, ieri alla Casa del Cinema il regista Roan Johnson, lo sceneggiatore Davide Lantieri, il cast completo ed i veri personaggi ai quali il film si ispira, si ritrovano accanto a Caterina D’Amico durante la conferenza stampa.

“Credo ci siano delle continuità, racconta il regista, tra quel periodo, il ‘71, ed oggi.  Oggi si fugge da un futuro che non offre nuovi scenari in cui poter intravedere il cambiamento, nel ‘70 invece si scappava per ricercarlo.”

Nato nel 1974, il giovane regista pisano mette in scena una storia vera, in un periodo storico che non ha vissuto, il ‘71, e nonostante questo  ne mostra un’autenticità, una freschezza ed una levità rara anche per chi lo ha vissuto.  Un anno in cui i tre protagonisti di questa storia vivevano su uno spartiacque  tra la paura del colpo di stato, la strategia della tensione e lo sguardo sognatore e nostalgico degli anni appena passati.

 “Questo racconto nasce per gioco, così come per gioco quaranta anni fa lo mostro al figlio di un caro amico, anche lui mio amico, Marco Guelfi. Lui, che poi è diventato il montatore, dopo qualche mese mi ha detto che ci sarebbero state delle possibilità di trasformarlo in un film, così quando ora l’ho visto realizzato mi sono emozionato”. Così Renzo Rulli, nel film Francesco Turbanti, racconta la nascita del soggetto dal quale partono per la sceneggiatura  Lantieri e Johnson, lasciando che ne emergesse tutto il respiro, tanto era ironico ed autentico.

Prodotto da Carlo Degli Esposti della Palomar, e distribuito in circa venti copie, il film racconta con immediatezza ed  ironia l’avventura paradossale di tre giovani toscani ossessionati da un colpo di stato e riparati in Austria per richiedere asilo politico. “Un progetto – racconta il produttore – realizzato da un gruppo di trentenni, l’età media di tutti coloro hanno partecipato al film, nel quale si mostra una reinterpretazione del tutto realistica di un evento non vissuto”.

“Avrei preferito cantare canzoni d’amore, purtroppo il periodo non me l’ha permesso”, così Santamaria ricordando le parole di Pino Masi, sintetizza quanto fosse urgente e necessario raccontare quel presente, quello che ne I primi della lista, in sala dal prossimo 11 Novembre, appare lampante, e come alcuni rimandi all’oggi, anche se non enfatizzati, siano evidenti.

Evitando di sprofondare nella commedia, I primi della lista si mostra un piccolo film profondamente ironico e del tutto coerente nella sua pazza incoerenza, tratteggiando i suoi personaggi con un’umanità ed una veridicità sorprendente.

Martina Bonichi

Scritto da Redazione il nov 9 2011. Registrato sotto TAXI DRIVERS CONSIGLIA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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