Burkina Faso, Mauritania, Mali, Niger e Tchad, metteranno in piedi ciascuno una forza militare di uomini e di mezzi in movimento (truppe speciali), idonea a combattere il terrorismo di marca fondamentalista islamica.
Questo è stato il risultato dell'incontro di ieri, venerdì, dei ministri della Difesa dei cinque Paesi convenuti a N'Djamena, capitale del Tchad, per il G5 Sahel.
Gli uomini di tali Paesi saranno addestrati con le stesse modalità in uso, a suo tempo, dall'esercito spagnolo contro il terrorismo basco.
La scuola di formazione e di addestramento avrà sede, come già programmato, a Nouakchott, capitale della Mauritania. E i finanziamenti saranno tutti a carico dell'Unione Europea,
Burkina Faso e Mali devono assolutamente contrastare Al Qaida del Maghreb islamico. Mentre Niger e Tchad devono arginare il dilagare dei miliziani di Boko Haram nell'area Saheliana.
Per tacere poi del pericolo reale dell'avanzata dell'IS (Stato islamico) che si fa spazio agevolmente lì dove trova terreno idoneo e uomini disposti ad abbracciarne la folle ideologia.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)