Internet è un universo a parte, in questo variegato mondo le regole dell’umano convivere sono addirittura capovolte; è come se in questo ampio concertato virtuale, ognuno fosse realmente quello che vuole essere.
C’è chi si nasconde dietro un soprannome, chi invece si cela dietro un’anonima fotografia, ma ognuno non può non rivelare prima o poi la sua vera natura.
Siamo milioni di anime, tutte che premono per uscire dal loro guscio di cristallo, siamo milioni di storie tutte simili, ma nessuna uguale alle altre. Abbiamo bisogno di conforto, di qualcuno che ci ascolti, orecchie senza un volto, senza un nome e senza un’identità sessuale, solo orecchi che ci ascoltino senza giudicare.
Confessioni a uno sconosciuto e d’improvviso non sei più solo, d’un tratto la vergogna, la timidezza s’infrangono contro lo specchio dell’ego, in un solo momento il mondo si apre per quello che è.
Non più solitudine.
Anche se le catene ti legano alla sedia, respiri libertà, tu solo sei il padrone dei tuoi desideri, tu lo schiavo delle tue voglie e tu l’unico che ti puoi liberare.
La notte fa’ paura a chi non sa sognare, come il giorno fa’ terrore a chi non sa camminare.
Guardando fuori da una finestra per troppo tempo chiusa, ci si accorge che il sole c’è sempre anche dietro la nuvola più nera, e a volte basta un sussurro sospirato al vento, per fare svanire anche la nube più scura.
La libertà a volte ha un sapore amaro, il gusto acido dei cadaveri che inevitabilmente ci si lascia dietro, la libertà richiede molto spesso un caro prezzo, per cui molti non sono disposti a pagare.
Ma la libertà non ha prezzo quando i tuoi occhi s’incrociano finalmente col tuo viso quanto ti guardi allo specchio.
…e volte confessarsi con uno sconosciuto…