Confessioni di mezzanotte di Candice Proctor

Creato il 03 febbraio 2011 da Junerossblog
Questo mese per la lettura di gruppo, abbiamo scelto "Qualcosa di inatteso" di Teresa Medeiros, e dalla somma dei commenti, si evince che questo romanzo è una storia piacevole per rilassarsi qualche ora...ma nulla di più!
Qualche giorno fa Lullibi ci ha deliziati parlandoci del misundestanding, quelli espedienti narrativi usati dalle autrici tanto spesso che non ci permettono di distinguere un romanzo da un altro...
Oggi io vi voglio parlare di uno di quei romanzi che innalzano la letteratura rosa, collocandola un gradino più in alto della famigerata serie b!
Si, finalmente sono qui a farvi una vera bocca di rosa...
"Confessioni di mezzanotte" è un romanzo da leggere con calma, senza grosse interruzioni temporali e con attenzione perchè bisogna comprendere ciò che cela per apprezzarne il significato fino in fondo.
Questo romanzo esce dai soliti clichè, lontano dalle sale patinate del bel mondo, e lontano dalle corti medievali...
Infatti, la storia è ambientata a New Orleans nel 1862 quando ci sono i Nordisti, schierati contro i Sudisti...
Lui, Zachary è un Nordista, il nemico, e sta indagando su omicidi, stranamente collegati tra loro.
Omicidi senza senso, che sembrano ricondurre a Emmanuelle de Beauvais.
Emmanuelle non cerca di discolparsi, anzi quando può, contribuisce a infittire il mistero: mente, nasconde, omette... tanto da far germogliare il seme del dubbio anche nel lettore...
Candice Proctor ci delinea una protagonista particolare e molto diversa dal solito.
Ci descrive una donna forte, senza falsi pudori, diretta, complicata.
Emmanuelle è una donna con un matrimonio alle spalle, un'unione particolare che l'ha rafforzata e l'ha resa meno vulnerabile di ciò che realmente è...
Lui, Zachary, è un eroe che non ha difficoltà a capire i suoi sentimenti e ad esternarli al momento giusto.
Zach ha da subito dei sospetti su di lei, ma sa anche che la desidera al di là di tutto:
"Zach aveva desiderato baciare quella donna fin dalla prima sera in cui l'aveva vista. Era vedova da poco, simpatizzante dei Confederati e sospettata di un brutale omicidio. Eppure quando la teneva vicino, nulla sembrava avere più importanza. Non era che lui dimenticasse, solo che all'improvviso quelle cose smettevano di essere fondamentali."
E' bellissima la percezione che Zach ha della nostra eroina: "Emmanuelle era calore e desiderio, dannazione e redenzione, e lui la voleva, ne aveva un bisogno irrefrenabile che escludeva ogni logica..."
Da queste parole, si evince il tenore del romanzo.
Candice Proctor carica le parole e le usa con maestria, creando delle immagini vivide e reali che riescono a trasmettere emozioni così forti da indurre il lettore ad entrare in empatia con i protagonisti, con le loro debolezze e i loro bisogni.
La cosa più bella del romanzo è il fatto che non si vogliono nascondere le pecche della protagonista! Emmanuelle è così e non si autocommisera, ma va avanti con lucidità e buon senso.
Zach sarà in grado di penetrare in quella corazza, senza falsi moralismi o dubbi di sorta.
"Emmanuelle: Non è amore quello che abbiamo fatto questa notte.
Zach: Cosa pensi che fosse? Sesso? Può essere pura sensualità quello che provi...ma non avere la presunzione di sapere quello che provo io."
Un romanzo che consiglio a tutte coloro che hanno voglia di leggere una storia diversa, complicata...in cui il mistero dietro le morti non è così scontato come può apparire a primo acchitto!
Insomma, a me il romanzo è piaciuto molto. E voi che ne pensate?!
Lo avete letto?
Ele