Il protagonista sviluppa col tempo fantasie erotiche omosessuali e sadomasochistiche, e allo stesso tempo cresce in lui un forte desiderio di conformare la sua “devianza e perversione” alla normalità. Si accorge di essere sempre più una maschera: è costretto a simulare di continuo i vizi delle persone che lo circondano e a corteggiare fanciulle per camuffare la sua natura più intima. Il più grande fardello del protagonista è di non riuscire a mutare il suo orientamento sessuale in uno più vicino alla normalità: nemmeno la vicinanza con Sonoko, a cui spera di riuscire a legarsi sentimentalmente, suscita in lui il più piccolo desiderio, preferendole fantasie su un ragazzo nei dintorni. La prosa ricercata e intellettuale dell'opera, comparabile, per gli ideali estetici dei due autori, con quella del D'Annunzio, riesci a sopperire egregiamente alla mancanza di una trama di fondo e alla lentezza della narrazione, in certi passi eccessiva. Le descrizioni particolarmente approfondite delle fantasie solcano terreni scomodi e possono sembrare prive di scopo, tuttavia contribuiscono a rendere vivido un grande dramma esistenziale come il bisogno di conformismo. Al primo impatto di una lettura superficiale, anche il finale può sembrare del tutto inconcludente, ma non è così: la persona più cara al protagonista, rabbrividisce al solo pensare alla verità, che ha sicuramente intuito nel corso del tempo, sulla sessualità del ragazzo: la maschera si dimostra necessaria e incrollabile dall'inizio alla fine.
Il protagonista sviluppa col tempo fantasie erotiche omosessuali e sadomasochistiche, e allo stesso tempo cresce in lui un forte desiderio di conformare la sua “devianza e perversione” alla normalità. Si accorge di essere sempre più una maschera: è costretto a simulare di continuo i vizi delle persone che lo circondano e a corteggiare fanciulle per camuffare la sua natura più intima. Il più grande fardello del protagonista è di non riuscire a mutare il suo orientamento sessuale in uno più vicino alla normalità: nemmeno la vicinanza con Sonoko, a cui spera di riuscire a legarsi sentimentalmente, suscita in lui il più piccolo desiderio, preferendole fantasie su un ragazzo nei dintorni. La prosa ricercata e intellettuale dell'opera, comparabile, per gli ideali estetici dei due autori, con quella del D'Annunzio, riesci a sopperire egregiamente alla mancanza di una trama di fondo e alla lentezza della narrazione, in certi passi eccessiva. Le descrizioni particolarmente approfondite delle fantasie solcano terreni scomodi e possono sembrare prive di scopo, tuttavia contribuiscono a rendere vivido un grande dramma esistenziale come il bisogno di conformismo. Al primo impatto di una lettura superficiale, anche il finale può sembrare del tutto inconcludente, ma non è così: la persona più cara al protagonista, rabbrividisce al solo pensare alla verità, che ha sicuramente intuito nel corso del tempo, sulla sessualità del ragazzo: la maschera si dimostra necessaria e incrollabile dall'inizio alla fine.
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