Confessioni di una tiepida allarmista sul riscaldamento globale

Creato il 05 giugno 2012 da Nwotruthresearch

Oggi il Wall Street Journal ha pubblicato una lettera di 16 illustri scienziati, rivolta ai candidati politici, intitolata No Need to Panic About Global Warming. "Forse il fatto più scomodo è la mancanza di riscaldamento globale da oltre 10 anni", essi scrivono; un fatto che "è noto per riscaldare l'establishment..."
Il pezzo attacca direttamente l'idea che l'anidride carbonica stia riscaldando il mondo, concludendo:

"Ogni candidato deve sostenere misure razionali per proteggere e migliorare il nostro ambiente, ma non ha senso che tutti sostengano programmi costosi che deviano importanti risorse dalle esigenze reali e si basano su allarmanti ma insostenibili dichiarazioni di prove 'incontrovertibili'.

Il termine 'incontrovertibile' si riferisce ad una dichiarazione politica dell'American Physical Society, che afferma:"Le prove sono inconfutabili: il riscaldamento globale sta avvenendo". Questi ragazzi [dell'articolo del Wall Street Journal] non sono dei pesi leggeri. Il gruppo comprende un vincitore del premio Nobel per la fisica, l'ingegnere aerospaziale che ha progettato il Voyager, editori passati e presenti di riviste scientifiche, professori di Princeton, Cambridge e MIT, e il presidente della Federazione Mondiale degli Scienziati. Questa lettera spinge a cambiare la mia posizione da ardente warmist (nota di nwo-truthresearch: warmist e un peggiorativo per descrivere gli allarmisti del riscaldamento globale, anche in Italia abbiamo personaggi del genere; uno di questi è il catastrofista Giulietto Chiesa) a lukewarmist (nota: si potrebbe tradurre con 'tiepida allarmista'), fino a diventare una scettica in piena regola, a quanto pare.
Nel 2006 mi divertivo dell'ironia della mia attività sul global warming all'angolo della strada con temperature glaciali, sebbene capissi che il dato aneddotico non è per niente un metodo matematico di discernimento degli andamenti. Una liscia lastra di ghiaccio sul marciapiede mi suggeriva l'ammonimento che le persone prestassero molta più attenzione a questa rispetto ai miei gesti warmist. Il mio sadismo interiore era ancora più divertito quando le persone non assimilavano il mio avvertimento della lastra di ghiaccio, anche se mi sento ancora un po colpevole dello sguardo ferito negli occhi di un ragazzo mentre cadeva scivolando via. I miei dubbi circa il riscaldamento globale non iniziarono fino a che arrivò il Climategate nel 2009, quando l' Università di East Anglia fu smascherata nel pubblicare dati falsi che mostravano la temperatura in aumento. Errori significativi in un rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite, dove esso esagerava grossolanamente il ritiro dei ghiacciai, sollevavano anch'essi dei dubbi.

Ma tenni ferma la convinzione che il riscaldamento dovesse essere reale perché le foreste erano state spogliate, i deserti erano in crescita, le vie di comunicazione delle praterie e le zone umide venivano convertite in asfalto e cemento, mentre la tossicità della nostra atmosfera era direttamente attribuibile a 150 anni di inquinamento militare e industriale. Nel 2010, un corpo investigativo indipendente disse all'IPCC di smettere di fare lobbying a favore di programmi sul riscaldamento globale. Alla fine, gli warmist diventavano sordi a qualsiasi accusa. La dissonanza cognitiva è tollerabile con argomenti che sembrano remoti. Ma siccome percepisco le scie chimiche come una minaccia più immediata rispetto al riscaldamento globale, la promozione della geoingegneria da parte dell'IPCC rafforzò i miei dubbi sul riscaldamento. In UN Climate Concern Morphs into Chemtrail Glee Club (Dic. 2010) scrivevo dei collegamenti dell'imprenditore ed economista indiano, Rajendra Pachauri, che presiede l'IPCC. Nei suoi commenti alla cerimonia di apertura di Cancun, egli dichiarò:"Il campo di applicazione dell'AR5 è stato ampliato anche al di là delle precedenti relazioni, e includerà, per esempio, trattazioni focalizzate su soggetti come nubi e aerosol, opzioni di geoingegneria" e i soliti problemi legati al clima. Uno sguardo da vicino di Pachauri rivelava i suoi vasti interessi in società che stanno in piedi per beneficiare dei progetti di geoingegneria.

In un rapporto investigativo dell'aprile 2010 del Science and Public Policy Institute, intitolato " Dr Rajendra Pachauri and the IPCC - No Fossil Fool," Pachauri è criticato per usare la sua posizione nell'IPCC "al fine di attirare importanti finanziamenti per la sua organizzazione, The Energy and Resources Institute (TERI)." L'affermazione dell'IPCC che i ghiacciai dell'Himalaya si sarebbero sciolti entro il 2035 "si basava su un' intervista vecchia di dieci anni di uno scienziato del clima in una rivista scientifica, The New Scientist," che a quanto pare citava lui erroneamente, come riferiva il New York Times nel gennaio 2010.

Lo scienziato, il Dottor Syed Hasnain, è uno specialista di ghiacciai che lavora all'istituto di ricerca TERI di Pachauri. Ma i miei dubbi non si svilupparono in uno scetticismo conclamato fino al Climategate 2.0, quando dalle email trapelate nel novembre 2011 è emerso che gli scienziati dell'IPCC discutevano di manipolare i dati d'accordo con la politica e cominciavano a cancellare i loro messaggi di posta elettronica.
"La scienza viene manipolata per imporre su di essa una visione politica tendenziosa, il che, per l'amore di noi stessi, a lungo temine, potrebbe non essere la cosa più intelligente" scriveva uno scienziato IPCC, Peter Thorne.
In un primo sguardo alle email Climategate 2.0 da parte del giornalista Andrew Orlowski, leggiamo:

"A loro dire, alcuni scienziati del clima si resero conto dei pericoli dell'approccio selettivo che veniva richiesto loro dai politici, il che significava il scegliere le migliori evidenze per renderlo adeguatamente drammatico, nascondendo tranquillamente le precisazioni. 'Abbiamo bisogno di comunicare l'incertezza ed essere onesti', supplica Thorne, in un'altra email del 2005. Thorne osservava che una "firma" eloquente del riscaldamento dovuto ai gas a effetto serra era assente. 'Le osservazioni non mostrano l'aumento delle temperature in tutta la troposfera tropicale, a meno che non si accetti un unico studio e approccio senza considerarne una quantità di altri. Questo è del tutto pericoloso'.

Le accuse di corruzione intellettuale derivano dal fatto che l'IPCC non ha chiarito che le sue conclusioni sono basate su una buona dose di incertezza: i dati si sono basati "sulle moderne tendenze della temperatura e sulle ricostruzioni storiche della temperatura", riassume Orlowski. Con tali dati speculativi come punto di partenza, sono stati costruiti i modelli per prevedere le future tendenze e gli impatti delle temperature, che il climatologo Phil Jones descrive come "completamente sbagliati", in una delle email trapelate. Ma la cosa più scioccante per me è che codesti scienziati hanno deliberatamente cancellato le email per nascondere la loro incertezza al pubblico. Non c'è dubbio che sia stato questo che ha mosso qualcuno ad intercettarle prima che le evidenze sparissero.
decenni di deliberata alterazione dell'atmosfera con aerosol mirati a modificare il clima.
Come il 95% del pubblico, io sono fiduciosa dell'integrità scientifica, non importa quanto sia io diffidente delle imprese e dei governi. Quando mi trasformo da warmist educata dalla scienza a scettica, io seguo una varietà di fonti per dare a me stessa le migliori chance di accertare la veridicità dei cambiamenti climatici. I modelli presentati al college avevano senso logico ma, da allora ho imparato, essi mancavano di includere
Iniziative del Global Warning

Nessuno alla Ohio State menzionava il divieto delle Nazioni Unite del 1977 sui programmi ostili di modificazione ambientale emanato dopo che gli Stati Uniti avevano sparso scie chimiche in Vietnam, Laos e Cambogia, creando un diluvio dietro l'altro. Dubito che la scuola menzioni ai laureandi il divieto del 2010 sugli "amichevoli" programmi ENMOD (Tecniche di modificazione ambientale), nonostante gli incredibili effetti tossici di questi programmi. Mentre le organizzazioni finanziate dall'industria che si atteggiano da fronti populisti continuando a negare decenni di attività di geoingegneria, la semplice logica rifiuta tali asserzioni. Le Nazioni Unite non vieterebbero attività fittizie basate su teorie del complotto. Esse possiedono prove concrete. Alcune di queste evidenze hanno condotto l'Organizzazione Meteorologica Mondiale delle Nazioni Unite a denunciare nel 2007:" Negli ultimi anni c'è stato un calo del sostegno alla ricerca sulla modificazione del clima, e la tendenza a passare direttamente a progetti operativi."

Quando i governi di fatto ammettono le scie chimiche, essi ci informano che servono per combattere il riscaldamento globale, per fornire pioggia o siccità quando necessario, o per indebolire o reindirizzare uragani e altre tempeste. L'estensione dell'inganno governativo-industriale sul clima e sulle ENMOD è profondamente inquietante, mentre le trivellazioni indiscutibilmente tossiche sulla terra e nel mare rimangono legali.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :