Non sono mai riuscita a leggere Pirandello. Ho iniziato i suoi libri più volte, eppure non sono mai andata oltre un tot di pagine. Non so se il problema stia nel fatto che semplicemente la letteratura classica italiana non fa per me o se dipende dalla mia totale conoscenza degli eventi narrati e della loro successione temporale. Pirandello, Svevo, D'Annunzio, alle superiori li abbiamo sviscerati, esplicitati, studiati a tal punto che i loro libri non possono offrirmi nulla che io non sappia già. Non è triste? Spero comunque un giorno di riuscire a leggerli, ma sto un po' abbandonando le speranze.
Mi mancano da leggere un sacco ma un sacco di classici. Dipende dal fatto che fino al secondo-terzo anno di università non ne avevo mai letto uno. Neanche mezzo. Ero fortemente convinta che si trattasse di libri pesanti, sonnacchiosi, fatti di tante pagine di prosa inutilmente involuta e pedante che non approdava a nulla. Poi un giorno sono rimasta senza nulla da leggere in casa e ho deciso di dare una mezza possibilità a Cime Tempestose. Ecco, a Emily devo un sacco.
Questa è forte. In realtà all'epoca mi sono piaciuti sia Twilight e seguiti che le Cronache del Mondo Emerso, che al giorno d'oggi se lo dici ad alta voce ti becchi delle occhiatacce – virtuali, perché è raro che più di 2-3 lettori si riuniscano fisicamente nello stesso luogo. Siamo merce rara – che non te le scordi. Non che fossi una Twilighters o che facessi parte di un qualche team, però ho letto i primi tre con piacere. Il quarto è urfido a dire poco, però gli altri non mi erano affatto dispiaciuti. Ero anche giovine, eh, però... oh, e per le Cronache alla fine non so che dire. Li ho tutti regalati in biblioteca perciò non posso rileggerli, ma all'epoca mi erano piaciuti un sacco. Credo sia da lì che ho iniziato ad apprezzare il fantasy, per quanto certe cose non mi fossero andate giù neanche allora.
Su Dickens ho deciso di sospendere il mio giudizio. Cioè, non sono riuscita a leggere David Copperfield, per quanto ci abbia provato. Ma quando l'ho ammesso su Fb mi è arrivata unanime l'ingiunzione di leggere Grandi Speranze, quindi fino ad allora resto nel 'Magari...'.
Non è che io vada matta per Mr. Darcy. Cioè, chiariamoci, adoro zia Jane e tutti i suoi libri, però non riesco del tutto a capire la fissazione di – quasi? - tutte le Janeite verso Mr. Darcy. Cioè, se si chiama 'orgoglio' e 'pregiudizio' un motivo ci sarà. L'unica versione di cotanto eroe che mi è riuscita davvero gradita è quella di Colin Firth, che dietro alla rigidità del personaggio ha lasciato intravedere una certa goffaggine sociale. Per il resto non è che mi dispiaccia particolarmente, ma per me Mr. Knightley se lo mangia a colazione.
Ho letto e gradito Il diario di Bridget Jones, che credo sia unanimamente definibile come 'chick-lit', per quanto tale definizione mi faccia un po' rigirare le gonadi. Eppure c'è questo atavico pregiudizio che mi impedisce di prendere un qualsiasi libro della Kinsella in biblioteca, nonostante mi venga consigliata da più parti.
Tutto qui? Credevo di averne molte altre. Probabilmente me le sono dimenticate, magari tornerò ad aggiornare questa lista. O a scriverne un'altra, chissà.Voi avete confessioni da fare? Qualche coming-out libroso? Orsù, fuori dall'armadio!