Confesso che sulla manovra non riesco a scrivere niente, non perchè la condivida ma per rispetto dei giovani, precari, disoccupati e pensionati.

Creato il 05 dicembre 2011 da Slasch16

 Sono in pensione, pagherò l’Ici sull’unica casa e pagherò, come tutti, tutti gli aumenti dovuti al costo dei carburanti che sono alle stelle, 100.000 lire per 30 litri di gasolio, e che faranno aumentare a cascata il prezzo di tutti i beni primari e secondari.
Non avendo l’orto anche l’insalata costerà di più perchè aumenterà il costo del trasporto per portarla a Milano.
Non la condivido per niente e se ci sarà sciopero o manifestazioni scenderò in piazza.
Detto questo non me la sento di lamentarmi, mi girano i cordoni ma non mi lamento per rispetto ai pensionati sotto i 1.000 euro o poco più, ai giovani senza lavoro, ai precari umiliati ed offesi, ai disoccupati degli ultimi 3 anni ed ai prossimi.
Farò la mia parte ma, quello che mi disturba enormemente, è che avrei voluto farla dopo che i privilegiati, gli evasori, gli speculatori, gli investitori parassiti che investono il Borsa invece che in produzione e senza creare un posto di lavoro che sia uno.
Ho anche rispetto per le così dette Partite Iva individuali che altro non sono che dipendenti senza nessun salvagente, che per lavorare ha dovuto subire un ricatto dal capitalismo globalizzato e sfruttatore.
Ma non voglio stare alla finestra e sopravvivere indifferente ai problemi degli altri che sono maggioranza, se c’è da dare una mano, manifestare, fare uno sciopero dei consumi andare a stanare i politici parassiti, perchè ci sono anche quelli sani, andare a stanare dalle loro ville i milionari che, ancora una volta e come sempre, non pagano dazio.
Un ritocchino di quì o di là non deve essere spacciato per equità nemmeno se ce lo dice un capo del governo con la faccia da prete e che si comporta da prete, si sa che predicano bene e razzolano male.
Qualcuno dirà, almeno questo non va a puttane ma, come il suo predecessore a puttane, nel senso di rovina, ci manda noi.
Sull’Unità di oggi in prima pagina c’è la Fornero che piange è lontana anni luce dal mio modo di pensare la società ma apprezzo, enormemente, la sua debolezza se non altro è cosciente della disperazione di milioni di persone cosa che i suoi precedenti, dotati di pelliccia sul petto e nel cuore, non si sono mai sognati di comprendere, captare, sentire, come persone dotate di sentimenti e non solo dei denti da squalo.
Detto questo, come ho scritto più volte, abito proprio di fronte alla posta ed ogni primo giorno del mese, non festivo, vedo la fila di anziane ed anziani che già prima delle sette del mattino aspettano che apra per ritirare la pensione.
Non vorrei, o consiglierei giusto per mettere un po’ di acido nel post, che fuori dalla posta il 2 gennaio 2012 ci fosse l’ambulanza per accogliere chi, disperato dalla situazione, cerchi di tagliarsi le vene perchè, se piange la Fornero, i giovani, i precari, i disoccupati, i pensionati alla minima e tutte le categorie in difficoltà mi domando cosa dovrebbero fare, il suicidio di massa o la rivoluzione.

Mi domando se quel 10% di famiglie italiane che detengono il 55% della ricchezza nazionale, quasi esentasse, siano preoccupati per la prenotazione a Cortina o a Courmayeur, in qualche isola dei Caraibi o del nuovo Suv che vogliono comprare o dell’ultimo modello di orologio da 40.000 euro.
Ognuno ha i suoi sogni ed anch’io ho il mio, auguro a tutta questa gente, nipotini compresi, di vivere almeno due anni con 1.000 euro al mese, per vedere l’effetto che fa.
Tenete presente che la famiglia Giampi Tarantini, quello che portava le prostitute all’utilizzatore finale e la sua gentile consorte non ci stava dentro con 22.000 euro al mese.
La sua signora era talmente depressa, per le difficoltà e le rinunce dovute all’introito mensile così insignificante, che è andata in depressione e per riprendersi ha pensato bene di farsi scopare dall’amico di famiglia che li aiutava, Lavitola.
Ecco, vorrei vedere questa gente vivere con 1.000 euro al mese.
Dopo, avrei voluto dopo, fare la mia parte ma la faccio lo stesso.
Per la cronaca l’intero isolato che  comprende cinque o sei vie che comprende chiesa, asilo, elementari, medie, centro sportivo, piazzali e quant’altro, che è dei preti, non paga un euro di Ici.  



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