Sembra un po' presto per la stagione delle albicocche, ma Giordano, il mio fornitore di fiducia, ne aveva di così saporite e mature che non ho trovato il coraggio di rifiutare... saranno OGM? scherzo, però sono davvero ultrasaporite per essere tra le prime della stagione, quasi quanto quelle prodotte dalla mia vecchia pianta in giardino.
Profumo la confettura con un po' di vaniglia e aggiungo dei pistacchi, ma solo a fine cottura.
Il procedimento è un po' diverso, uso il sistema di Christine Ferber, nota produttrice di confetture sublimi in Alsazia, ne fa di talmente tanti tipi e con tanti abbinamenti diversi, assolutamente da provare se ne avete occasione.
Tempo fa, mentre soggiornavo in chambres d'hôtes nella regione, lessi un suo libro e mi annotai il suo metodo che utilizzerò questa volta, unica differenza la quantità di zucchero, io ci provo a ridurlo ai minimi termini, vediamo!
C'è chi ha subito approfittato del rimasuglio in pentola per farsi delle tartine spalmate di burro demi-sel ;)
Buona domenica (qui piovosa, che strano!) a tutti ed un pensiero ai cittadini di Brindisi e a tutta la zona interessata dal forte terremoto di stanotte.
-ricetta-
3 kg di albicocche pulite e snocciolate
1.5 kg di zucchero
100 g pistacchi
un cucchiaio di vaniglia liquida
Preparo la frutta a pezzi piccoli e la metto in una grande pentola d'acciaio con lo zucchero.
Porto a ebollizione poi spengo. Copro e lascio riposare tutta la notte.
Il mattino successivo riporto a ebollizione e faccio cuocere per circa 15/20'.
Schiumo se necessario, poi verso la vaniglia e i pistacchi.
Intanto mi sono preparata i vasetti ben puliti quindi, quando la confettura è ancora bollente, la invaso, tappo e capovolgo. Dopo 20' giro i vasetti e quando sono freddi li ripongo in cantina.