Perchè si chiamano coscia? Forse per la forma, ho comunque fatto una veloce ricerca scoprendo che è una cultivar tipicamente italiana e che le migliori si coltivano sulle pendici dell'Etna, nell'aretino e in tutta la valle dell'Arno. Hanno polpa bianca con buccia sottile che inizialmente è verdognola poi vira al giallo in piena maturazione. Questo tipo di pere non è molto dolce e la loro polpa si sposa molto bene con l'asprigno delle prugne che comunque tingono la confettura di sfumature rossastre, merito dei fenoli contenuti nella buccia di quelle scure che sono frutti preziosi con potenti poteri antiossidanti. L'ho profumata con chiodi di garofano pestati, non troppi, giusto una nuance percettibile ma che non deve dominare.
Auguro una buona domenica a tutti, sono rientrata a casa, che tristezza passare dal vivere in prendisole e fare bagni a mettersi il pullover e accendere un po' il riscaldamento la sera.
Porgo un caloroso e doveroso benvenuto alle nuove followers, poi con calma risponderò anche agli ultimi commenti.
Ciaooo!
-ricetta- 2 kg di pere coscia 1 kg di susine miste 1 kg di zucchero 3 chiodi di garofano 1 limone
Trasferisco tutto nella pentola assieme allo zucchero mescolando. Copro e lascio in ammollo per una notte poi la mattina metto la pentola sul gas, faccio bollire molto forte continuando a mescolare per massimo mezz'ora, questo tempo dovrebbe essere sufficiente a raggiungere la giusta consistenza, aggiungo i chiodi di garofano e il succo del limone, faccio bollire ancora 5' poi spengo e metto subito nei barattoli puliti tappandoli e lasciandoli capovolti per 15'.
Etichetto e porto in cantina al buio.