Confettura preziosa di pere e zafferano

Da Consuelo Tognetti
Pere, Pere, Pere......non ho mai "odiato" questo frutto come quest'anno!C'è da dire che stare pomeriggi a sbucciare frutta, scacciare inquilini indesiderati, manipolare la polpa con meticolosa cura e chiudere tutto questo lavoro in vasetti golosi, mi ha tenuta talmente occupata da dimenticare per un po' le mie paranoie! So che sono ancora lì, latenti e pronte a tornare all'arrembaggio ma almeno per qualche ora me le sono schivate!

In questi giorni mi sto preparando al lungo inverno: attrezzo la casa con l'idea di uscire il meno possibile, mi preparo conserve e barattoli pieni di estate per quando ne sentirò così tanto la mancanza da stare male..e soprattutto mi sto impegnando a fare tanto la "formica" e poco la "cicala"! 
Vi avevo preparati all'invasione delle "pere assassine" ed io mantengo sempre le mie promesse! Oggi vi propongo una confettura preziosa come l'oro, da custodire gelosamente per allietare le fredde colazioni della nuova stagione. Il suo gusto speziato la rende unica ed il suo colore ricorda il sole ed i suoi luminosi raggi. 

Dosi x 3 vasetti da 300g:1200 g di polpa di pera

200 g di zucchero di canna
Succo di 1/2 limone
2 bustine di zafferano bio*

*Se preferite un gusto più delicato usatene solo 1 bustina.

Sbucciare le pere, privarle del torsolo ed eventuali impurità e tuffare la polpa in una ciotola colma d'acqua acidula (questo eviterà che la frutta si annerisca). Una volta terminata questa operazione, scolare accuratamente la polpa, ridurla quanto più piccola possibile e versarla in una capiente pentola. Aggiungere lo zucchero ed il succo di limone.

Cuocere mescolando spesso per circa 40 minuti.
Unire lo zafferano e frullare finemente con il frullatore ad immersione.
Versare calda nei vasetti puliti e chiudere con il loro tappo.
Far raffreddare completamente capovolti.


Una volta freddi sono pronti per essere riposti in dispensa o in un luogo fresco e buio. Consumare entro 4 mesi.



Se si desidera conservarla più a lungo, effettuare la pastorizzazione. Per la spiegazione dettagliata cliccare qui.
Per gustare al meglio il sapore di questa confettura sarebbe ottimale consumarla dopo un mese di riposo.

Deliziosa sia in declinazioni dolci che salate. Saprà conquistarvi sul pane tostato a colazione o dentro un guscio di frolla ma vi stupirà soprattutto abbinato ad un bel tagliere di portate rustiche!

"Purtroppo" il mio pero è ancora stracarico di frutti e ne sarò nuovamente sommersa la prossima settimana, ma vi garantisco una tregua da questo ingrediente per qualche giorno.Nel caso ne sentiate la mancanza vi rimando alla confettura dell'anno scorso.