Conflitto di interessi

La verità è che lo sospettavo: anche in qualche altra faccenda questi crucchi avrebbero dovuto farmi accapponare le pall la pelle. E non tanto per via di pizze all'ananas che sembrano con patate e ti traggono in inganno, fettine impanate alla crema di cocco o schnitztel con pesche sciroppate in biblioteca. Non perché siamo a maggio e c'è un clima e una temperatura che oserei definire abbastanza novembrine. Non per iter burocratici che si ripiegano su se stessi e si intersecano in un circolo vizioso, o per la loquacità crucca - che anche lo gnomo da giardino della mia ex vicina di casa sarebbe capace di spiccicare qualche parola in più se lo volesse.
Si tratta invece del conflitto di interessi. Dicono che qui in Germania non si incorra mai una situazione del genere e che, qualora se ne pongano i presupposti, essi vengono sempre scongiurati ad opera del diretto interessato o dalle autorità investite di tale potere.
Passi infatti il problema di un (nemmeno tanto ex) politico che abbia ricoperto cariche istituzionali e assieme imprenditore e proprietario di una holding finanziaria, passi anche che detenga partecipazioni nei settori televisivo, editoriale, assicurativo/bancario, sportivo o teatrale. 
Ma che il Kebabbaro che ha il negozio all'interno del Campus universitario abbia anche la qualifica (e eserciti come) istruttore di Condition Training, questa no.
Pulchra vobis;) P. S. Penso mi metterò a scrivere un altro blog (probabilmente anonimo, così non si pone il problema del conflitto di interessi) P P. S. Sappiamo attraverso testimoni (o)culari che anche il Pfandsammler prende parte alle lezioni di Condition Training. Tutto è collegato...