I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza. Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.
Insomma, Cosentino è stato "giustamente processato" dal Parlamento, che lo ha "ingiustamente" salvato dalle mani di una giustizia lecita. Purtroppo quello che manca è un senso critico. Dicono che non ci siano prove schiaccianti sulla sua colpevolezza , ma qual'è il ruolo di un parlamentare? Quello di Scherlock Holmes o quello di politico che deve (in questo momento) salvare l'Italia dalla crisi? Qui si confondo le professioni e penso non sia giusto. Per quanto sia previsto dalla Costituzione, è vergognoso che Cosentino sia stato protetto dalla maggiorparte dei votanti in Parlamento. Così si delegittima la legge nel suo complesso. Ma questa forse non è una novità.