CONFORMISMI ALTERNATIVI #massmedia #omologazione #conformismo

Creato il 15 luglio 2013 da Albertomax @albertomassazza

Diceva bene Andy Warhol: nella società di massa, ognuno ha il diritto ai suoi quindici minuti di celebrità. E non sto qui a sottolineare che questo diritto, come ogni buon diritto che si rispetti, a volte viene disatteso, altre volte si dilata, fino a far guadagnare al mediocrissimo prescelto non un quarto d’ora, ma anni, decenni, financo una vita intera di celebrità. Mi preme piuttosto ragionare su come e quanto, questa rivendicazione diffusa della necessità di ammettere il protagonismo nella schiera dei bisogni primari degli individui, abbia potuto contribuire a scavare il baratro del paradosso che vede la nostra società in una spasmodica e costante ricerca di alternativa e, allo stesso tempo, permeata quanto mai prima dai conformismi, frammentati e colorati quanto si vuole, ma pur sempre conformismi.

La notorietà, quando non è conseguenza di particolari abilità dimostrate, necessita del presupposto che l’aspirante celebrità faccia qualcosa di sorprendente, nel bene o nel male, per attirare l’attenzione. Ma se egli non ha mai dimostrato di avere una particolare creatività, dato che deve ricorrere a questi banali espedienti per conquistarsi il suo effimero posto al sole, la sua proposta non potrà che essere modellata sulla scopiazzatura, sull’imitazione. In questo modo, vengono fuori tanti cloni, ognuno con le sue caratteristiche esteriori, ma tutti conformati nel non riuscire ad essere che le scimmie dei modelli prescelti e di sé stessi.

L’originalità autentica la si raggiunge quando non si accetta nulla acriticamente, quando ogni scelta di vita è frutto di profonda analisi. Credere di poter essere originale solo mostrando aspetti esteriori non conformi alla massa (quale massa?) finisce inesorabilmente per condurre a forme inedite di conformismo, nelle quali i tratti distintivi non sono più quelli classici (giacca, cravatta, matrimonio in chiesa, osservanza pedissequa delle norme di comportamento ecc.) ma quelli supposti alternativi (tatuaggio, piercing, chioma rasta, l’essere contro a prescindere ecc.).

La necessità di distinguersi c’è sempre stata nella storia dell’umanità. La novità della società di massa è rappresentata dalle micidiali armi di omologazione, i mass media, per cui tutti coloro che vogliono distinguersi, ma non hanno la volontà o la capacità di trovare delle radici profonde al loro desiderio di distinzione, finiscono inevitabilmente per assomigliarsi, irregimentandosi nei diversi battaglioni dell’esercito dei conformisti.