Martedì 05 Aprile 2011 14:09
L'allarme era stato lanciato a gennaio dalla rappresentante speciale dell'Onu in Rdc, Leila Zerrougui, «La messa in opera dei progetti di sfruttamento petrolifero nel Parc des Virunga colpirebbe fortemente la biomassa del parco. In effetti, questo progetto in corso di concretizzazione riguarda il 60 % della superficie di questo parco, cioè 7.000 km2. Questi vanno da Rumangabo, nel territorio di Rutshuru, fino a Kasindi un porto a nord, nel territorio di Beni, lungo il lago Edoardo , nel cuore del Parc national des Virunga». Il lago Edoardo è anche la fonte di sostentamento di migliaia di famiglie di pescatori ed agricoltori dell'area.
Il ministro dell'ambiente del Congo Jose Endundo, ha spiegato in una lettera aperta agli ambientalisti, lo scorso 14 marzo, che tutte le esplorazioni petrolifere all'interno del parco sono state sospese: "Abbiamo respinto la valutazione di impatto ambientale effettuata dalla compagnia petrolifera Soco, che riteniamo prematura, superficiale e non conforme agli standard che ci aspettiamo", ha dichiarato il ministro nella lettera.
Il Virunga National Park è considerato uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del pianeta, ma negli ultimi anni è occupato e devastato dai vari gruppi armati che operano nella zona orientale del Congo.
Il mese scorso un veicolo appartenente alla Soco è stato attaccato dai ribelli nei pressi del parco e un mercenario sudafricano è stato rapito e poi rilasciato. Il mese scorso Soco anche affrontare l'accusa di essere penetrata forzatamente nel parco, accusa negata dall'impresa. Gli ambientalisti avvertono sfruttamento minerario all'interno del parco sarebbe dannoso per l'ambiente.
"Questa decisione costituisce una tappa importante per preservare i Virunga, un sito rimarchevole ed un habitat naturale unico per le specie in pericolo - ha dichiarato la direttrice dell'Unesco, Irina Bokova - Si tratta di una risposta positiva alle preoccupazioni sollevate dal Comitato del patrimonio mondiale, dalla comunità internazionale dall'Unesco sulla problematica della prospezione petrolifera nel parco. Spero che il governo della Repubblica democratica del Congo abbandonerà tutti i piani per lo sfruttamento petrolifero in questo sito del Patrimonio mondiale".
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