Congo: le violazioni dei diritti umani sono incompatibili con la certificazione forestale

Creato il 24 maggio 2013 da Salvaleforeste

Lo schema di certificazione Forest Stewardship Council (FSC) ha annunciato il ritiro di tutte le certificazioni al gruppo svizzero-tedesco Danzer in seguito alle accuse di violazioni dei diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo. La compagna del legno Siforco, che all'epoca dei fatti era controllata dalla Danzer, è stata coinvolta in "attività inaccettabili". Nel maggio 2011 la Siforco ha chiamato polizia e esercito per sedare le proteste da parte delle comunità locali nel villaggio Yasilika contro le operazioni di deforestazione e la violazione degli accordi con la comunità. I militi hanno assaltato il villaggio, distrutto capanne e picchiato gli abitanti. Ci sono state anche accuse di stupro da parte della polizia, e un abitante del villaggio, Momoma Tika Frederic, è stato selvaggiamente picchiato ed è successivamente morto per le ferite riportate.

Danzer perde così tutti i suoi certificati FSC nel mondo. "Sulla base della raccomandazione unanime del Complaints Panel, che ha analizzato il caso per diversi mesi, e il cui lavoro è stato anche valutato dal Complaints Panel, il Consiglio di Amministrazione ha deciso che Danzer ha violato i principi di associazione del FSC", ha detto Kim Carstensen, Direttore Generale del FSC. "La nostra continua collaborazione con il Gruppo Danzer pone chiaramente la credibilità e la reputazione di FSC a rischio."

Dopo il caso, Danzer ha venduto la Siforco ial Gruppo Blattner n2, ma secondo il FSC, la compagnia del legno deve comunqueassumersi le proprie responsabilità. La "dissociazione", è la sanzione più grave l'FSC possa infliggere a un'impresa. Al gruppo "non sarà concesso un nuovo accordo di licenza sul marchio, bloccando la certificazione FSC, fino a quando il gruppo Danzer non avrà pienamente adempiuto ai suoi obblighi verso la comunità Yalisika e fino a quando il monitoraggio indipendente confermerà che Siforco non è coinvolto in attività di deforestazione illegale", ha aggiunto il FSC. La dissociazione colpisce diverse controllate della Danzer, come la Industrie Forestiere de Ouesso, o IFO, che gestisce il più grande progetto forestale certificato FSC nel Bacino del Congo, nella vicina Repubblica del Congo.

"L'FSC mostra che la sua politica per di Associazione funziona, evitandogli di compromettere la propria reputazione associandosi col Gruppo Danzer e alle sue violazioni dei diritti umani. Si tratta di una decisione storica, cruciale per la credibilità della FSC, "ha dichiarato Judy Rodrigues, di Greenpeace. "Purtroppo, il caso Yalisika non è un evento isolato. Conflitti violenti si verificano spesso nella Repubblica democratica del Congo, dove il settore del legno è in uno stato di caos organizzato. Questo caso dimostra che il FSC deve adottare con urgenza misure in grado di salvaguardare la certificazione nei settori ad alto rischio, caratterizzati dao alti livelli di corruzione e dove il buon governo, lo Stato di diritto e la società civile organizzata sono carenti."

Ma i guai non sono finiti per la Danzer. Global Witness e il Centro europeo per i diritti costituzionali e umani (ECCHR) hanno presentato una denuncia penale contro la compagnia del legname,  accusandola di favoreggiamento in gravi violazioni dei diritti umani contro i membri della comunità forestale.


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