Congresso Internazionale Studi Fenici e Punici 21-26 ottobre 2013

Creato il 19 ottobre 2013 da Pierluigimontalbano
Congresso Internazionale Studi Fenici e Punici 21-26 ottobre 2013

L'Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con l'Amministrazione Provinciale di Carbonia-Iglesias, il Comune di Sant'Antioco e il Comune di Carbonia organizzerà in Sardegna dal 21 al 26 ottobre 2013 l'VIII Congresso Internazionale di Studi Fenici e Punici che avrà il titolo "Dal Mediterraneo all'Atlantico: uomini, merci e idee tra Oriente e Occidente".
Il Congresso, suddiviso in sessioni tematiche, avrà la durata di cinque giorni e si svolgerà nella regione del Sulcis, a Sant'Antioco e a Carbonia. Il Congresso si aprirà lunedì 21 ottobre presso il Teatro centrale di Carbonia per poi spostarsi alla Grande miniera di Serariu (21-23 ottobre), il mercoledì pomeriggio sarà invece dedicato alle escursioni nei siti archeologici dei due Comuni. Giovedì e venerdì le sessioni congressuali si terranno nel Comune di Sant'Antioco, presso l'Aula consiliare e l'adiacente sala del Pierre Pub.
Informazioni, relatori, argomenti e date al link:
http://www.academia.edu/3509235/II_Circolare_VIII_Congresso_di_Studi_Fenici_e_Punici_aggiornata_
Il via sarà dato lunedì prossimo e accoglierà studiosi provenienti da Istituzioni Universitarie, di Ricerca e di Tutela di tutto il mondo. Saranno presenti esperti di 24 nazioni, in rappresentanza dei Paesi che conobbero lo stanziamento di genti fenicie e puniche, Italia, Spagna, Portogallo, Tunisia, Algeria, Libia, Malta, Cipro, Israele e Libano, del Continente Europeo ma anche del resto del mondo. E’ il più importante incontro mondiale sul tema, che vede riuniti ogni quattro anni tutti gli esperti mondiali del settore. La Sardegna ospita per la prima volta il Congresso Internazionale. Al professor Piero Bartoloni ordinario di archeologia fenicio punica all’Università di Sassari, il merito di aver convinto la comunità scientifica internazionale ad organizzare l’importante evento nel nostro territorio, luogo prediletto dai Fenici. I partecipanti si confronteranno su numerosi temi in diversi ambiti disciplinari, e faranno il punto sulla situazione delle ricerche riguardanti i numerosi insediamenti fenici e cartaginesi disseminati dal Mediterraneo all’Atlantico. I lavori si svolgeranno in parte a Carbonia e in parte a Sant’Antioco e concentreranno l’attenzione su una miriade di temi riguardanti le antiche comunità fenicio puniche. Si potrà assistere infatti a circa 170 relazioni e osservare oltre 50 poster che consentiranno di fare il punto sugli avanzamenti delle conoscenze nel campo dell’archeologia fenicia e punica, con le rilevanti novità provenienti dal Mediterraneo orientale all’Atlantico. I lavori saranno introdotti dal Prof. Piero Bartoloni, mentre alla Prof.ssa María Eugenia Aubet, dell’Universidad Pompeu Fabra de Barcelona, sarà affidata la prolusione inaugurale. La discussione proseguirà nelle sale della Grande Miniera di Serbariu, dove si succederanno gli interventi di numerosi relatori, nelle sessioni dedicate ad “Abitati e vita quotidiana” e “Arte e artigianato”. A partire da giovedì 24 ottobre gli specialisti si incontreranno nell’Aula Consiliare di Sant’Antioco, dove avranno modo di confrontarsi sui temi “Interazioni culturali, sostrati e adstrati”, “Necropoli e riti funerari”, “Religione e archeologia del sacro”, “Storia e numismatica” ed “Epigrafia e Filologia”. Il giorno seguente, sempre a Sant’Antioco, si terrà la seduta conclusiva nella quale verrà annunciata la sede del prossimo Congresso del 2017.
Un parterre d’eccezione, qualificatissimo grazie alla presenza dell’intero gotha mondiale degli archeologi che si occupano di civiltà fenicia e punica.
L'appuntamento rappresenta anche uno strumento mediatico e pubblicitario di rilievo, in grado anche di fare da traino sotto il profilo turistico e della economia più in generale. Il primo convegno era stato organizzato a Roma nel lontano 1979 e sempre a Roma era seguito un secondo appuntamento nel 1987. Dal 1992, con il terzo convegno era stata decisa una cadenza quadriennale dell’appuntamento, toccando gli scenari di Tunisi nel 1992, Cadice nel 1995, Marsala nel 2000, Lisbona nel 2005 e Hammamet nel 2009, fino ad arrivare nell’area sulcitana, per fare base stavolta a Carbonia e Sant’Antioco. Ovvero i due centri nei quali si trovano due dei siti maggiormente rilevanti della presenza fenicia e punica nell’area mediterranea. A volere fortemente l’appuntamento è stato l’archeologo che del Sulcis ha fatto quasi la sua casa: stiamo parlando di Piero Bartoloni, professore ordinario di archeologia fenicio-punica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari, che da più di quaranta anni studia gli insediamenti fenicio-punici di Sirai e Sant’Antioco. A lui è stata affidata la presidenza del Congresso, che si muoverà ad tutto campo su una miriade di temi specifici delle civiltà del passato.
«Al di là della enorme rilevanza scientifica del congresso – ha detto Bartoloni – , si tratta di una grande occasione per mettere in vetrina le ricchezze di un’area, come quella del Sulcis, che può diventare una capitale del turismo culturale dell’isola. L’importanza dei siti e dei ritrovamenti di Sirai e di Solky consentono di approfondire le nostre conoscenze, e spesso di scoprire novità di rilievo nella vita e nei riti dei popoli che giunsero in quest’area e si integrarono con la popolazione preesistente». Quasi impossibile raccontare i nomi di tutti gli scienziati che saranno presenti al convegno. Basta però a dare una idea della importanza dell’avvenimento uno sguardo al mondo universitario che questi rappresentano. Oltre alle università italiane, capofila Sassari che di fatto organizza il congresso, ci sono il fiore delle università di Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra, Germania, Belgio, Stati Uniti, Israele, Brasile, Canada, Giappone, Australia, tanto per citarne solo alcuni. Una platea di eccezione per un convegno di rilevanza mondiale e una bella occasione per il territorio.

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