Ci sono abbinamenti con cui siamo abituati ad avere a che fare, che memorizziamo da piccoli e che ci portiamo dentro ogni giorno: chi dubiterebbe del sugo di pomodoro con l'origano? Chi esiterebbe davanti a mozzarella e basilico? Nessuno, appunto.Ci sono poi abbinamenti più particolari, sui quali siamo dubbiosi, che non crediamo possano funzionare davvero finchè non li assaggiamo. Due anni fa ho preparato una mousse di pesche e basilico, ed ho ricevuto molti messaggi privati di persone piuttosto stupite di quanto in realtà fosse buona. Questi abbiamenti, particolari ed insoliti, devo ammettere che sono quelli che più mi piacciono.Ho scoperto qualche giorno fa quello pere e rosmarino, in una composta dolce che conto di rifare a breve. Ho voluto riproporre quello strano binomio in un piatto più complesso, senza relegarlo al semplice ruolo di "strana marmellata", ed è nato questo coniglio.
P.s. non me ne voglia la Brambilla, che augura anni di galera a chi osa cucinare il coniglio, ma non sono vegetariana o vegana. Conto che lei impari a rispettare le abitudini culinarie altrui, come gli altri rispettano il suo aspirare ad essere un'icona vegana ed animalista pur commercializzando pesce.Ingredienti:- 500 gr di coniglio in pezzi
- una pera matura- mezzo bicchiere di vino bianco - un rametto di rosmarino- uno spicchio d'aglio- sale - olio- una foglia di alloro Procedimento:In una padella calda, unta con un filo d'olio, fate scaldare a fiamma viva il coniglio con rosmarino ed aglio. Lo spicchio, lasciatelo intero o tagliatelo al massimo a metà in modo di non smarrirlo poi tra gli altri ingredienti.Tagliate a cubetti la pera, e non appena sigillata la carne del coniglio su tutti i lati aggiungetela alla padella assieme all'alloro. Sfumate con il vino bianco e lasciate andare una decina di minuti. Trascorso questo tempo salate e trasferite tutti gli ingredienti sopra due abbondanti fogli di alluminio da cucina, disposti a croce su di una teglia da forno. Chiudete il cartoccio con cura, quindi fate cuocere a 200 °C per circa un'ora.Gli ultimi 5 minuti di cottura potete aprire il cartoccio per far asciugare il coniglio, se controllando rapidamente vi siete accorti che c'è troppo liquido (dipende molto dalla sugosità della pera, e dalla qualità del coniglio).Servite ben caldo, con abbondanti pere e un poco del fondo di cottura, dopo aver rimosso l'aglio e l'alloro.Consigli:Perchè la pera si senta bene, occorre evitare di aggiungere altre spezie: coprireste troppo i gusti che meritano davvero. Io poi ho servito con una fresca insalata, evitate i contorni troppo pesanti come le patate al forno...La cottura a cartoccio ha il grande pregio di lasciare intatti gli ingredienti più fragili: le pere come vedete non perdono minimamente la loro consistenza, ed è un piacere servirle non sotto forma di gelatina!