Conosciamo i giudici: Gianfranco Marrone

Da Gftl

Non c’è ragazzo di Scienze della Comunicazione che arriva alla prima lezione di semiotica all’Università che non pensi: “Ma cosa è la semiotica? Che Materia noiosa sarà?

Trovano risposte a queste domande i privilegiati studenti che hanno modo di conoscere il Prof.re Gianfranco Marrone.

Grazie a lui (e alla semiotica) pubblicità, film, testi, ma anche i pack della pasta, o piatti prelibati, non verranno mai più “guardati” e vissuti allo stesso modo.

Cerchiamo di comprendere brevemente lo sguardo semiotico con un estratto dall’articolo “Semiotica della città. Corpi, spazi, tecnologie” del Professore.

La prospettiva degli studi semiotici, insieme a diverse altre scienze umane e sociali, ha provato a rendere al tempo stesso più complessa e più radicale la questione: spazi e soggetti non esistono in quanto tali per poi incontrarsi e congiungersi ora per volontà ora per destino; molto diversamente, essi si costituiscono reciprocamente, sono i poli di una relazione che li precede e, fondandoli, li trascende.

Proprio per questa lettura delle cose lo abbiamo scelto come giudice per il nostro contest #secondastellaadestra realizzato in collaborazione con Garofalo (se non lo conoscete ancora, date un’occhiata qui e poi vi invitiamo a mandare i vostri testi, le vostre foto, i vostri video).

Ma conosciamo più a fondo il nostro giudice.

Prima di tutto docente.

All’università di Palermo è Professore di prima fascia di Semiotica, Semiotica della cultura, Semiotica della pubblicità; è anche delegato del rettore per le attività di Comunicazione.

Noi appassionati di food, in tutte le sue declinazioni, vorremmo sicuramente conoscerlo durante una sua lezione alla prestigiosa Università di Scienze Gastronomiche del Pollenzo, in cui insegna Semiotica dell’alimentazione e della percezione (e approfondire, una volta per tutte la questione del Branzino al Latticello di Michel Bras, di cui ci fornisce una brillante e straordinaria analisi qui).

Ma Gianfranco Marrone è anche un apprezzato, non solo in Italia, scrittore e saggista.
Il suo libro “Stupidità” ha catturato l’attenzione della stampa grazie ad una ironica, ma al tempo stesso precisa, descrizione dello stupido. Andando oltre il significato che oggi diamo alla parola, uno spunto di riflessione importante ci viene fornito dal testo.

Infatti:

“non c’è stupido peggiore di colui che si vanta della sua intelligenza e addita la stupidità altrui, ovunque gli paia di poterla snidare. Cosicché il giudizio di stupidità è quasi sempre reversibile: l’Altro che pare stupido si vendica facendoci apparire stupidi, perché incauti e superbi, anche noi che lo giudichiamo tale. Quindi? Che fare? Rinunciare a qualsiasi problematizzazione?”. (Da Live Sicilia, Il ritorno di Gianfranco Marrone, 14/11/2012)

Ma tra gli altri testi vogliamo anche segnalarvi “La cucina del senso. Gusto, significazione, testualità” o “Addio alla Natura” in cui si affronta un tema delicato e importante (che già il titolo ci suggerisce) a partire dal ripiano di un supermercato.

I testi e gli articoli di Gianfranco Marrone, insomma, andrebbero letti un po’ da tutti e non solo dagli studenti di Comunicazione.
Possiamo imparare, così, un modo assolutamente nuovo di vedere le cose.

Sito web: www.gianfrancomarrone.it


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :