Se consideriamo la capitozzatura le conseguenze possono
essere più o meno dirette (corteccia inclusa e carie) o indirette
(autoriduzione radicale e alterazione permanente dell'architettura aerea).
Partiamo dalla corteccia inclusa.
Si tratta di un problema legato alla mancata
gerarchizzazione tra elementi rameali, segnatamente tronchi, dovuta alla più o
meno brusca sospensione della dominanza apicale. La corteccia inclusa può
manifestarsi sia tra assi preesistenti, ad esempio il tronco primario ed una
branca laterale a sua volta "trasformatasi" in tronco, o tra tronchi equivalenti,
in questo caso emessi dopo la capitozzatura (assi avventizi neoformati o
"riscoppi"). Il primo tipo è di norma assai più grave, in quanto
tende a non risolversi spontaneamente (ripristino della gerarchizzazione) se
non in tempi lunghi; inoltre, trattandosi di assi preesistenti al disturbo
ormonale, presentano sempre una continuità anatomica e morfologica con le
colonne cambiali sottostanti (non c'è mai un "collare"e alla base dei
tronchi) il ché, in caso di una potatura per la loro eliminazione, facilita la
progressione di eventuali processi cariogeni. Le cortecce incluse di secondo
tipo sono assai più facili da trattare, ad esempio con precoci potature di
selezione (diradamenti tra assi gerarchicamente equivalenti, nel nostro caso
tronchi); l'origine avventizia di questi elementi, infatti, esclude una
continuità diretta con le colonne cambiali preesistenti rendendo poco probabile
la progressione di una carie (fatto salvo il taglio legato all'eventuale
capitozzo all'origine del problema). Tecnicamente, la corteccia inclusa
rappresenta una mancata connessione tra fibre legnose fisicamente approssimate,
con conseguenze dovute al "mancato dialogo" energetico, ormonale e
meccanico tra tronchi. Tale mancato dialogo, come sempre, ha conseguenze assai
diverse in ragione della specie, dello stadio ontogenetico e del vigore
dell'albero di volta in volta considerato, il ché condiziona tecniche, tempi e
modalità di trattamento.