Costretti a giocarsi il tutto e per tutto su un numero. Puntare le nostre prospettive future su una giocata probabilmente fortunata. Procurarsi velocemente una monetina, e grattare con convinzione e sicurezza, quella patina argentata, che potrebbero nascondere la nostra felicità economica. Credere che un “Fato Propizio”, possa essere la nostra unica via di fuga da una vita che effettivamente non soddisfa in pieno le nostre più profonde attese. Costatare che la speranza si trasforma, latente e subdola, in un vizio, cui siamo costretti a sottostare, pur sforzandoci di pensare che smettere sia facile. Dopotutto, considerare di poter vincere più di quanto abbiamo speso per raggiungere tale obiettivo, sia un sacrificio assolutamente recuperabile in pochi secondi.
Indirettamente, però, non avviene niente di tutto questo. Come se la Dea Bendata, non sia del tutto bendata, e avesse la capacità di sentire chi è alle prime esperienze “fortunistiche”. La buona sorte dei principianti è sempre in agguato, attenta a ogni suo nuovo adepto. Quasi come se volesse incoraggiare, chi con la fortuna, non ci ha mai voluto avere niente a che fare.
Chi rimane integro a una seduzione così avvolgente, difficilmente non riproverà un’esperienza tanto elettrizzante. Avere nelle mani del denaro, arrivato letteralmente dal cielo, senza alcuno sforzo. Se mi è capitato questa volta, perché non potrebbe risuccedere. Se solo giocassi più spesso, avrei sicuramente molte più probabilità. Se solo non avessi incontrato quel gatto nero mentre giravo l’angolo, probabilmente adesso avrei in tasca quei soldi. La prossima volta farò più attenzione e sicuramente il mio guadagno sarà certo e sicuro.L’assuefazione momentanea al desiderio di possedere più di quello che si ha, è stata la causa di guerre, prese di potere, prevaricazioni, genocidi gratuiti. La spasmodica volontà del “più” consiste in una considerazione del proprio, pari al nulla. S’invalidano tutti i parametri di paragone; quello che potremmo avere è sicuramente molto più bello di quello che già abbiamo. Se parlassimo di una persona ambiziosa, potremmo solo inchinarci alla grinta nel modo di vivere… ma al cospetto di accaniti giocatori, il discorso, sennonché un’ovvia e consequenziale considerazione, potrebbe anche cambiare.Le statistiche delle ricevitorie dell’ultimo periodo, parlano d’un aumento delle giocate. Di qualsiasi mezzo possa loro arrecare un arricchimento veloce e sicuro.Se le uniche e limitate prospettive future, saranno solo quelle di segnare dei numeri in una schedina o grattare delle patine argentate, in questo caso, il desiderio del “ più”, sarà, senz’ombra di dubbio, un’ovvia e consequenziale considerazione … stupenda ….