Conservazione cellule staminali del cordone ombelicale: cosa bisogna sapere

Creato il 25 giugno 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

La scarsa informazione sull’utilità delle cellule staminali del cordone ombelicale è responsabile di uno spreco di cordoni ombelicali che potrebbero essere conservati per un eventuale uso futuro.

Di: Redazione

La conservazione cellule staminali del cordone ombelicale è una possibilità importante per garantire maggiori opportunità di cura nel caso di malattie future: sono 80 le patologie che il Ministero della Salute ha inserito in un documento che attesta l’efficacia del trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale contro le malattie, gravi e invalidanti, come leucemie e linfomi.

Pertanto, conservare il cordone ombelicale per un uso futuro è una scelta che andrebbe fatta dopo una attenta e corretta valutazione ma soprattutto dopo essersi informati circa le possibilità di trattamento offerte dalle cellule staminali del cordone ombelicale: come è noto, infatti, il sangue presente nel cordone ombelicale è ricco di queste cellule la cui capacità di dare origine a qualsiasi altra cellula del corpo umano è una caratteristica straordinaria, che rende le cellule staminali una preziosa risorsa.

Grazie alle cellule staminali, è possibile trattare alcune patologie attraverso diverse tipologie di trapianto: esiste il trapianto autologo, che si verifica quando si utilizzano le stesse cellule della persona che affronta il trapianto, ed il trapianto allogenico, che si verifica quando le cellule infuse nel paziente appartengono ad un donatore (nel caso del trapianto allogenico intrafamiliare, il donatore è un parente del ricevente).

Leucemie, disordini genetici, linfomi, anemie, sono solo alcune delle patologie ad oggi inserite nell’elenco del Decreto Ministeriale 2009: conoscere le caratteristiche rigenerative delle cellule staminali del cordone ombelicale è molto importante perché consente di conservare una risorsa importantissima e preziosa, che ancora oggi viene sprecata per scarsa informazione e cattiva conoscenza in merito.

Ad oggi, infatti, il 95% dei cordoni ombelicali viene gettato tra i rifiuti biologici degli ospedali: evitare che ciò avvenga significa da un lato mettere al riparo dallo spreco di una risorsa preziosa, e dall’altro mettere le famiglie nelle condizioni di compiere una scelta sensata ed informata in merito alla conservazione cellule staminali del cordone ombelicale.