La conservazione del cordone ombelicale o, meglio, la conservazione delle cellule staminali contenute nel sangue cordonale è una procedura semplice e sicura grazie alla quale, dopo il parto, le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale vengono prelevate e conservate per possibili necessità future.
Vuoi sapere come avviene il prelievo, avere maggiori informazioni su conservazione cordone ombelicale e cellule staminali, sui costi e sulle procedure? Clicca qui e scarica la guida gratuita alla conservazione. Link sponsorizzatoUna volta effettuato il prelievo delle staminali, queste preziose cellule possono essere donate, attraverso il sistema pubblico, oppure conservate privatamente presso una banca privata. In Italia la legge stabilisce che le banche private per la conservazione del cordone ombelicale debbano avere sede all’estero e che vi è la possibilità per le famiglie di esportare presso le banche estere le cellule staminali del cordone ombelicale ai fini della conservazione privata.
Mentre la donazione delle cellule staminali del cordone ombelicale è gratuita ed è affidata al sistema pubblico, per poter scegliere la conservazione cordone ombelicale presso una banca privata è necessario sostenere dei costi. Ma qual’è la differenza tra donazione e conservazione?
Donando le cellule staminali del cordone ombelicale al sistema pubblico si accetta di rinunciare alla proprietà sulle cellule, che saranno messe a disposizione della comunità ed utilizzate per il primo richiedente compatibile che ne faccia richiesta. Conservazione cordone ombelicale presso una banca privata significa invece mantenere la proprietà delle cellule staminali, che rimarranno a disposizione della famiglia in caso di necessità.
È bene sapere che le cellule staminali del cordone ombelicale sono compatibili al 100% con il bambino da cui sono state prelevate ma hanno anche percentuali di compatibilità molto alte con gli altri membri della famiglia. La conservazione del cordone ombelicale potrebbe quindi rappresentare una utile risorsa non soltanto per il bambino dal cui cordone sono state prelevate le staminali ma anche per tutta la sua famiglia.
Ad oggi le staminali cordonali sono state riconosciute utili per il trattamento di oltre ottanta diverse patologie (elencate nel decreto ministeriale 18 novembre 2009), tra cui leucemie, linfomi e disordini genetici di vario tipo. Ma la ricerca sulle cellule staminali è continuamente alla ricerca di nuove applicazioni per questa vera e propria risorsa che il nostro organismo ci mette a disposizione: sono infatti attualmente in corso studi clinici che indagano l’utilità di questo tipo di cellule per un gran numero di patologie per le quali ad oggi non esiste cura, come il diabete, il morbo di Parkinson e molto altro ancora. Nessuno può prevedere se questi studi clinici confermeranno o meno l’utilità terapeutica delle staminali per il trattamento di queste ed altre patologie ma è innegabile che la scienza considera questo tipo di cellule uno strumento estremamente interessante le cui potenzialità sono ancora da approfondire e le cui applicazioni potrebbero crescere nel corso dei prossimi anni.