Considerazioni "Ante" - Ora comincia la vita di Isabel/L'ultimo Vangelo/I Watson e Emma Watson/La vita secondo Jane Austen

Creato il 23 maggio 2012 da Lafenice

Buongiorno a tutti miei cari amici!
oggi vorrei parlarvi di 4 brand new entries che ben presto vedremo sul Diario libri che, lo ammetto, non vedo l'ora di leggere!

La Cover

Iniziamo con Ora comincia la vita di Isabel della milanese Giovanna Giolla edito Tea, storia dal respiro eco friendly ambientata a Puerto Viejo, Costa Rica.
Ora comincia la vita di Isabel: quando insieme con sua madre lascia Barcellona e si trasferisce a Puerto Viejo, in Costa Rica. Li, in un mondo completamente diverso da quello che ha abbandonato, trova tante cose nuove, e molte persone, che forse stavano aspettando proprio lei. Un antico paese sospeso nel tempo e una natura luminosa minacciata da una compagnia petrolifera; il vecchio Opy steso sulla sua amaca e il Flaco con un dente di squalo appeso al collo; Antonio Saldana, seduto davanti alla notte, e soprattutto Dylan, bello e indecifrabile, al quale Isabel consegnerà il suo grande amore. Ad aspettare la ragazza c'è anche la foresta. Isabel vi entrerà, vincendo tutte le paure, per salvare la costa dal petrolio, per conquistare la propria interiorità, per diventare grande. Con Dylan, viaggerà in una lunga notte di magiche coincidenze, personaggi bizzarri, pericoli e sorprese, al termine della quale uscirà rinata. Quella di Isabel è una favola dark, tra Alice nel paese delle meraviglie e Donnie Darko, ed è anche un viaggio nella propria interiorità, dove ogni cosa può prendere corpo e voce, e rivelare un segreto. Un viaggio che tutti abbiamo fatto, o dovremmo fare, dall'adolescenza all'età adulta.
Perché mi ispira? Anzittutto la cover mi fa immaginare una sfumatura (a livello di storia) dark che, spero, mi faccia dimenticare lo YA, almeno per un pò.
Questa vena eco friendly, poi, dona al libro uno spessore ed una attualità importante non soltanto a livello di banalità o meno della storia ma di vere e proprie priorità. Mi spiego meglio: sono ormai abituata a leggere libri estremamente stereotipati, vuoi per la trama, vuoi per personaggi che paiono avere solamente due priorità nella vita: uscire con il più cool del villaggio e guardarsi allo specchio e vedersi splendide. Ecco avere una ragazza che, finalmente, si pone uno scopo più alto (come quello di salvare la costa dal petrolio) mi fa ben sperare.
Non mi resta che dire: altissime aspettative su questo libro!
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Arriviamo ora a "La vita secondo Jane Austen" di William Deresiewicz edito Tea.
Quando William Deresiewicz, all'età di ventisette anni, scopre Jane Austen, è un giovane presuntuoso, sentimentalmente immaturo e persuaso che quei «romanzetti da femmine» non facciano di certo per lui. Pochi mesi dopo è un uomo trasformato: nelle pagine dei romanzi austeniani, infatti, scopre un mondo di verità e valori universali e impara a considerare la vita e i rapporti con le persone che lo circondano in chiave completamente diversa; impara a vivere intensamente e veramente. Emma gli insegna a «prestare attenzione alle piccole cose di ogni giorno»; grazie a Orgoglio e pregiudizio si accorge che, ebbene sì, «nessuno nasce perfetto»; L'abbazia di Northanger lo mette in guardia dal rischio di «dare per scontato ciò che si ha»; seguendo le peripezie dei protagonisti di Mansfield Park capisce che divertimento non è sinonimo di felicità; scopre il vero valore dell'amicizia leggendo Persuasione; e infine, accompagnato da Ragione e sentimento, impara che amare significa crescere insieme.
Questa è la commovente storia di un uomo che scopre Jane Austen, se ne innamora perdutamente e, grazie a lei, incontra la donna della sua vita. Storia di un'educazione sentimentale; percorso di crescita e di scoperta di sé e degli altri, attraverso le pagine dei sei romanzi austeniani.

Amo l'idea di un'analisi non tanto approfondita quanto "provata" delle opere della Austen applicata alla vita di tutti i giorni. é questo che Deresiewicz fa, raccontandoci tutto ciò che ha imparato dai romanzi di questa autrice (che amo profondamente) e cogliendo l'occasione per parlare di sè.
Anche qui non posso fare altro che dire: altissime aspettative su questo libro!
°°°°°°°°°°°°°  Ed eccoci qua con il terzo libro Tea, I Watson e Emma Watson di Jane Austen/Joan Aiken.   Era il 1803 quando Jane Austen mise mano alla stesura di un romanzo che non avrebbe mai trovato compimento e sarebbe stato pubblicato per la prima volta solo nel 1871, a cura del nipote dell'autrice, James-Rdward Austen-Leigh, il quale lo intitolò "I Watson". Un'opera che gli amanti della grande scrittrice avrebbero sempre desiderato leggere per intero, avendo tutte le caratteristiche delle sue opere più mature (infatti fu scritta dopo la stesura di "Ragione e sentimento" e "Orgoglio e pregiudizio"). Finora, quindi, le avventure di Emma, l'eroina del romanzo, si interrompevano bruscamente lasciando nei lettori un misto di delusione e di curiosità insoddisfatta. Finora. Adesso, grazie alla straordinaria e felice creatività di Joan Aiken, famosa e apprezzata autrice di sequel austeniani, quelle vicende trovano compimento in un romanzo che riprende esattamente da dove la vicenda si era interrotta, intrecciando le vicende di nuovi e vecchi personaggi. E così sapremo finalmente cosa succede a Emma quando, dopo quattordici anni di assenza, fa ritorno nella sua famiglia d'origine e si ritrova a dover assistere il padre, ormai vecchio e molto malato, e farsi accettare dai fratelli, tra i quali i rapporti sono inquinati da piccole gelosie e invidie meschine. Ma la giovane Emma è all'altezza delle grandi eroine austeniane e affronterà con coraggio e determinazione le difficili prove che la vita ha in serbo per lei.
Questo libro mi terrorizza. Non tanto perché trattasi di un libro horror quanto per il fatto che Jane Austen se ne sta lassù, nell'Olimpo della scrittura. Quando un comune mortale le si avvicina o non regge il paragone e delude o, sorpresa delle sorprese, complice una spiccata umiltà riesce non tanto a raggiungerla ma, quantomeno, ad elevarsi (anche se solo per poco). Sapere quindi che Joan Aiken ha concluso l'opera incompiuta di una delle mie autrici favorite mi lascia perplessa e con un grande punto di domanda in mente.
Sarà all'altezza?
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Ed eccoci qui con l'ultima new entry, L'ultimo Vangelo di Barbara Goldstein edito TimeCrime.
Italia, inverno 1453. All’interno di un’abbazia abbandonata, un rudere fortificato in mezzo alle nevi del Gran Sasso, Alessandra d’Ascoli, una mercante di reliquie e confidente di papa Niccolò V, si sveglia: è ferita ma non ricorda nulla, salvo l’immagine di una sanguinosa battaglia. Uno sconosciuto, che afferma di essere suo marito, le rivela che il suo nome è Alessia. C’è tuttavia qualcosa in quell’uomo che le fa paura, qualcosa che le sfugge ma la terrorizza... Nonostante sia così debole, Alessandra si costringe dunque ad alzarsi e si inoltra lungo un sentiero che circonda l’abbazia, fino a una tomba sulla cui lapide è inciso il suo stesso nome. Comincia così un viaggio verso le ombre che assediano il suo passato, un viaggio che ben presto si rivelerà infernale: qual è la sua reale identità? Cos’ha fatto prima di perdere la memoria? Nel frattempo, qualcuno si aggira nel cuore dell’abbazia. Cosa sta cercando? E a chi appartiene quella salma esposta all’interno della cripta?
Solo una spiegazione: leggendo la trama ho ricordato Glenn Cooper. Dato che tutti voi ormai saprete la profonda ammirazione che nutro nei confronti di questo autore, non potevo farmi scappare l'occasione di leggere il libro della Goldstein!
Anche per questo libro.. altissime aspettative!
E voi? cosa ne pensate di questi nuovi arrivi?

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