Considerazioni su Ulisse

Creato il 18 maggio 2010 da Nicolcurini
Ulisse torno' alla sua Itaca dopo essersi leggiadramente sollazzato per il Mediterraneo, fermandosi di spiaggia in spiaggia, e divertendosi tra le lenzuola di ninfe, maghe e ancelle. Torna a casa, ammazza i poveri proci, ammazza 12 fanciulle che avevano condiviso le calde notti greche con gli occupanti, e ritorna al potere grazie all'aiuto di una dea, Atena. I Proci, accusati di essere gente lussuriosa, l'unico che fecero durante i loro anni da dominatori fu dare feste e banchetti, d'altronde che si vuole fare in una isoletta greca nel mezzo del Mediterraneo? Non resero la moglie di Ulisse schiava, la rispettarono e la lasciarono in pace, videro subito che Penelope era un po' strana con forti crisi depressive, la lasciarono nelle sue stanze, con le sue ancelle a tessere. Penelope non era bella, non era intelligente, e non sapeva neanche tessere bene, poverina, impiego' piu' di 10 anni per creare un tappetino con due disegnini insulsi da regalare al padre di Ulisse. I proci erano felici, dopo piu' di 10 anni gia' consideravano Itaca come casa, facevano turni per pulire, e pensavano loro stessi a ristrutturare il palazzo. Facevano feste, tante e divertenti, ognuno di loro si trovo' una compagna, giovani ragazze la maggior parte delle quali era di umili origini, che aveva cominciato a lavorare al palazzo al seguito della languida Penelope. Ulisse, dal suo canto, aveva le ragioni per non tornare a casa. Fu amato da Circe, la maga figlia del dio Apollo, con la quale rimase un anno. Vi immaginate che fisico da urlo che doveva avere? era mezza dea, quindi sicuro zero cellulite, gambe lunghe e tette grandi naturali! Solo che Circe che non era cretina, dopo un anno che lo manteneva lo caccio', quando scopri' che' oltre a stare senza far niente tutto il giorno, correva dietro anche alle ragazze che lavoravano in casa. Di avventura in avventura Ulisse finisce , dopo l'ennesimo naufragio, tra le braccia della ninfa Calipso, che, cosi' raccontano, lo costrinse a restare con lei come suo amante per sette anni. Ci credete? Un uomo "costretto" sette anni a restare su un'isola deserta come amante di una ninfa. Diciamo pure che non avesse tanta voglia di tornare da Penelope. Poi anche Calipso, evidentemente meno furba di Circe, dopo sette lunghi anni, disperata, lo caccio'. Ulisse, abbandonato da Calipso e Circe, torna, spinto dagli dei che si erano anche rotti di vedere questo scemo navigare anni e anni per il Mediterraneo senza meta, dalla sua sposa. La povera Penelope, depressa, ormai dalle carni flosce e cadenti, poteva solo che essere felice se uno dei proci se la fosse acchiappata, ma, colpo di scena, Ulisse torna e ammazza tutti. Perche' questi proci, visti come uomini mollemente estetizzanti vennero accusati dalla storia? A me sono simpatici, immaginate la isoletta greca, piccola e calda, con le sue casine bianche e il suo mare blu, e una dominazione fatta di musica, balli e banchetti, dove il lusso e le emozioni di pelle e carne vengono amorevolmente esaltate, perche' gratificano non solo i 5 sensi, ma anche [e soprattutto] l'anima. Ulisse identificato come il viaggiatore che mantiene la nostalgia di casa nel cuore, [nolstoi,] che lo condurra' di ritorno dalla sua sposa, non era altro che un donnaiolo sballottato dalle onde da un posto all'altro, senza voglia ne' di restare, ne' di andare, afflosciandosi tra braccia delle donne che incontrava. [Chissa' che aveva di bello sto Ulisse per sedurre tutte ste donne?] I veri viaggiatori intrepidi: I miei adorati Proci, che fecero di una isola abbandonata a se stessa il Paradiso terrestre, praticamente una Ibiza del passato!!! ya ya ya La Isla Bonita..!!