Consigli da me a me , Patrul Rinpoche (1808-1887)

Creato il 18 giugno 2012 da Mente Libera

Rimani immoto nello svolgersi del manifesto

Sono ormai secoli che sei
ingannato, ipnotizzato e beffato dalle apparenze.
Ne sei consapevole? Davvero?
Proprio in questo istante, mentre sei
sotto l’incantesimo della percezione erronea,
devi stare attento.
Non lasciarti trascinare da questa vita vuota e fasulla.

La tua mente vaga vorticosamente
inseguendo un mucchio di progetti inutili:
è uno spreco! Smettila!
Pensare alle centinaia di piani che vuoi realizzare,
senza mai avere tempo sufficiente per finirli,
non fa che appesantire la tua mente.
Sei completamente distratto
da tutti questi progetti che non vedono mai fine
e si espandono in continuazione, come onde concentriche.
Non essere stupido: per una volta, siediti fermo.

Ascolti gli insegnamenti – ne hai già sentiti a centinaia,
ma se non afferri neanche il significato di un solo insegnamento,
a che serve altro ascoltare?

Rifletti sugli insegnamenti – li hai già ascoltati,
ma se gli insegnamenti non vengono in mente nel bisogno,
a che serve riflettere ancora? A nulla.

Mediti secondo gli insegnamenti –
ma se la tua pratica di meditazione non cura ancora
gli stati oscuranti della mente – lascia stare!

Hai accumulato tutti quei mantra –
ma non stai realizzando la visualizzazione di kyerim.
Puoi anche avere ben chiare le fattezze delle divinità –
ma non stai mettendo fine a soggetto e oggetto.
Puoi anche domare quelli che sembrano essere spiriti malvagi e fantasmi,
ma non stai addestrando il flusso della tua stessa mente.

Le tue quattro belle sessioni di pratica di sadhana,
preparate così meticolosamente –
lasciale stare.

Quando sei di buon umore,
la tua pratica sembra avere tanta chiarezza –
eppure non riesci a rilassarti in essa
quando sei depresso.
La tua pratica è abbastanza stabile
ma priva di splendore.
E riguardo alla consapevolezza,
cerchi di forzarti per raggiungere uno stato simile al rigpa,
come se stessi piantando un picchetto in un punto preciso!

Quando queste posizioni yogiche e questo osservare rendono stabile la tua mente
solo per mezzo di una cavezza –
lasciale stare!

Tenere pompose conferenze
non è di alcun bene per il tuo flusso mentale.
Il sentiero del ragionamento analitico è preciso e acuto –
ma è solo altra futile illusione, merda di capra.
Le istruzioni orali sono molto profonde
ma non lo sono se non le metti in pratica.

Leggere e rileggere questi testi di Dharma
che ti intasano la mente e ti stancano gli occhi –
lasciali stare!

Tu percuoti il tuo tamburino damaru – ting, ting –
e il tuo pubblico crede che sia delizioso da udire.
Reciti parole sull’offerta del tuo corpo,
ma non hai ancora smesso di averlo a cuore.
Suoni i tuoi cimbalini – cling, cling –
senza tenere a mente la meta ultima.

Tutto questa attrezzatura per la pratica di Dharma,
così attraente –
lasciala stare!

Proprio ora, quegli studenti stanno lavorando duro,
ma alla fine non reggeranno.

Oggi, sembrano afferrare il concetto,
ma più avanti non ne rimarrà traccia.
Se anche uno di loro riesce a impararne un po’,
è raro che lo metta in pratica.

Quegli eleganti discepoli del Dharma –
lasciali stare!

Quest’anno, quello ti avrà a cuore,
l’anno prossimo magari no.
All’inizio, sembra umile,
poi diventa esaltato e tronfio.
Più lo nutri e lo vezzeggi
e più si allontana.

Questi cari amici
che all’inizio mostrano facce sorridenti –
Lasciali stare!

Lei sembra sorridere piena di gioia –
ma chissà se ne vale la pena?
Lì per lì è puro piacere,
poi sono nove mesi di dolore mentale.
Può andare bene per un mese,
ma prima o poi arrivano i guai.

Le adulazioni, la mente incasinata –
la tua ragazza –
lasciala stare!

Questi lunghe tirate di conversazione
sono solo attaccamento e avversione –
è solo altra merda di capra, non serve a nulla.
Sul momento sembra meravigliosamente divertente,
ma in realtà, stai solo diffondendo storie sugli errori degli altri.
Il tuo pubblico sembra ascoltare cortesemente,
ma poi si imbarazzano per te.

Futili discorsi che ti lasciano assetato –
dimenticali!

Dare insegnamenti sui testi di meditazione
senza averne fatto personalmente
un’esperienza autentica attraverso la pratica,
è come recitare un manuale di danza a voce alta
e pensare che sia uguale a danzare per davvero.

Magari le persone ti ascoltano con devozione,
ma non c’è nulla di concreto.

Prima o poi, quando le tue stesse azioni
contraddiranno gli insegnamenti, ti vergognerai.

Solo fiato alle parole,
dare spiegazioni di Dharma che sembrano così eloquenti –
lascia stare!

Quando non hai un testo, lo desideri tanto;
quando alla fine ce l’hai, lo guardi appena.

Il numero di pagine sembra abbastanza ridotto,
ma è un po’ dura trovare il tempo di copiarle.
Anche se copiassi tutti i testi di Dharma del mondo,
non ne saresti soddisfatto.

Copiare testi è tempo sprecato
(a meno che ti paghino)
quindi lascia stare!

Oggi sono tutti belli e contenti –
domani sono furiosi.
Di umore nero o di umore bianco,
la gente non è mai soddisfatta.
Anche se sono abbastanza gentili,
non ci sono mai quando ne hai proprio bisogno,
deludendoti ancor di più.

Tutta questa cortesia, attenersi a un
contegno educato –
lascia stare!

Il lavoro mondano e quello religioso
sono la provincia dei signorotti.
Patrul, vecchio mio – non fa per te.

Non ti sei mai accorto di cosa accade sempre?
Un vecchio toro, finito di lavorare,
sembra non avere più nessun desiderio
tranne che di andarsene a dormire.

Sii così – senza desideri.

Dormi, mangia, piscia e caca.
Non c’è altro da fare nella vita.

Non coinvolgerti in altre cose:
non contano.

Sii umile.
Dormi.

Nel triplice universo
quando sei inferiore a chi sta con te
dovresti sederti in basso.

Se ti capitasse di essere quello superiore,
non fare l’arrogante.

Non c’è nessun bisogno assoluto di avere amici intimi;
si sta molto meglio da soli.

Quando sei senza obblighi di lavoro o religiosi,
non continuare a desiderarne!

Se lasci andare tutto –
tutto, tutto –
questo è quel che conta!

Questi consigli sono stati scritti dal praticante Trime Lodro (Patrul Rinpoche) per il suo amico intimo Ahu Shri (Patrul Rinpoche), per consigliare quanto si addicesse perfettamente alle sue capacità.

Questi consigli sono da mettere in pratica.


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