Oh rock of ages do not crumble Love is breathing still Oh lady moon shine down A little people magic if you will Letteralmente tradotto questo verso del 1975 tratto dalla canzone "Brighton Rock" degli immortali Queen dovrebbe suonare piu' o meno così: Oh roccia secolare non ti sgretolare L'amore respira ancora Oh signora luna manda giù coi tuoi raggi Un po' di magia se vuoi
Ebbene noi tutti sbagliamo. La Brighton Rock altro non è che una caramella (tipo lecca-lecca) tipica della zona di Brighton, cittadina balneare a circa 45 minuti d'auto dalla capitale inglese, dolcissima e appicicosissima, venduta in ogni bar/pub/negozio alimentare che siano degni di questo nome nella zona. Brighton è una città di circa 150 mila abitanti situata sulla costa meridionale dell'Inghilterra nella contea dell'East Sussex. Insieme alle vicine città di Hove e Portslade, costituisce la Città di Brighton e Hove.
Apparentemente non ha nulla di piu' da offrire di qualsiasi altra città della costa, come ce ne sono tante in questa zona, zeppe di vie che digradano verso il mare a cui spesso si accede solo attraverso ripide discese su ancor piu' ripidi scalini. Apparentemente.
La spiaggia di Brighton infatti e’ lunga, larga e scoscesa e si trova a diversi metri sotto il livello della strada.
La sua morfologia irregolare, unita alla sua composizione sassosa, rende arduo e faticoso il camminare, ma triplica la spettacolarita’ del paesaggio. Le onde, che infrangendosi possono stiracchiarsi per metri, e sommergere quei turisti fiduciosi che l’acqua non arrivera’ mai fin li’, producono un suono insolito, un fragore che ricorda quello dei fuochi artificiali, richiamando alla mente le leggende tipiche di queste coste: le selkie che ululano precipitando sulla terraferma perdendo il loro manto di foca.
La fondazione di questa cittadina risale a prima del 1080, purtroppo delle sue origini a Brighton non rimane quasi piu' nulla.
Nel XVIII secolo, come noi tutte ben abbiamo appreso dalle nostre letture, a causa della vicinanza con Londra e del clima benefico del luogo affacciato sulla Manica, meno piovoso di Londra, con imponenti venti che la spazzano regolarmente, divenne la prima meta turistica della buona società Georgiana scalzando Bath nel suo primato di visite annue.
A questo scopo fece costruire nel 1787 (terminato poi nel 1820) un imponente palazzo proprio nel centro della città, il Royal Pavillon.
Il palazzo e’ un’imponente costruzione che ricorda il Taj Mahal. La sua collocazione nel bel mezzo di palazzi e costruzioni moderne rende il suo stile asiatico un pugno nell’occhio: svoltare l’angolo e ritrovarsi di fronte al palazzo reale fa un po’ lo stesso effetto dei cavoli a merenda.
Purtroppo, come spesso accade all'interno dei palazzi storici inglesi, le foto sono proibite.
Ed è un vero peccato: il Royal Pavillion ha una particolarissima sala dei banchetti, fatta costruire appositamente per impressionare i visitatori con la sua opulenza. Un pacchiano tripudio di stucchi dorati e broccati intrecciati a tappeti orentali e bambu' a profusione... lo stile orientale secondo gli inglesi che in quel periodo erano lanciatissimi nelle campagne di conquista delle colonie indiane.
Dal Royal Pavillion si può scendere verso il mare attraverso uno dei piu' vecchi ascensori elttrici ancora in
Basta entrare al Concorde2, un famossisimo locale di Brighton, bersi un the dalla miscela particolare (ce ne sono di circa 115 varietà diverse), scegliere una Brighton's Rock al gusto che si vuole (potete anche decidere di scioglierne un pochino nel suddetto the come fanno "i locali" al posto dello zucchero perchè la Brighton’s Rock non si mastica: la si consuma come un lecca lecca. Un modo esasperante e scomodo che non consente di godersi il particolare identificativo di questo dolciume: in qualunque punto lo si spezzi, al centro apparira’ sempre la scritta Brighton. Oggi e’ possibile trovare decine di decorazioni, stemmi e parole diverse all’interno dei bastoncini, ma l’originale e’ quello che conserva il nome della citta’ per tutta la sua lunghezza ) e prendere l'ascensore per scendere (per circa 30 metri) verso il Brighton Pier.
Lo stesso pontile corredato di locali e shop è una delle principali attrazioni turistiche della zona da piu' di 200 anni.
Se avete la fortuna di visitare Brighton al fine settimana inoltre potrete godere del bellissimo mercato del North Laines, che resiste dal 1840. Nato come mercato del pesce è ora uno dei principali mercatini dove acquistare souvenir, antiquariato, moderniato e perfino le palle di neve con il Brigton Pier all'interno!
Da non perdere anche l'ippodromo inaugurato da Giorgio IV, che amava, a quanto pare, la bella vita, ancora in funzione e visitabile gratuitamente al di fuori degli orari delle corse che sono a pagamento e il Theatre Royal, dove la buona società inglese passava le serate estive per vedere e farsi vedere, che conserva intatta la sua architettura georgiana sia all'esterno che all'interno con i palchi rivestiti di velluto e il pozzo per l'orchestra in legno di cedro chiaro.
Nonostante questo si viene catapultati in un romanzo della nostra beneamata Jane oppure di una qualsiasi altra delle scrittrici contemporanee che ambientano i loro romanzi in questi luoghi.
Perchè al di là del vociare dei turisti si sente, portato dal vento, il rumore delle onde che si infrangono sulle scogliere bianche a picco sul mare e il luna park con la sua varietà di strilli di felicità e musiche acute in qualsiasi parte di Brighton voi vi troviate.
L'odore che accompagna questi suoni è quello del mare, mischiato al dolce dello zucchero filato e a quello penetrante del pesce fritto che esce dai numerossimi pub presenti nella cittadina.
Potete anche pernottare a Londra e dedicare a Brighton un paio di giorni che sono sufficenti per vedere la
Meta imperdibile per chi, come me, è cresciuta a pane e romance storici, Brighton rientra di diritto nella categoria delle città da vedere per chi si considera un vero romantico e non solo nel senso letterario del termine!
(Se volete saperne di piu', penotare visite guidate o tuor c'è l'utilissimo sito: http://it.visitbrighton.com/)