Consigli estivi di lettura di Diario #2
Creato il 31 luglio 2012 da Alessandraz
@RedazioneDiario
Pubblicato da
Ossimoro
Carissimi
lettori,
eccovi
dei consigli letterari da parte di una figura retorica. Dovendovi
proporre una rosa limitata di libri da portarvi dietro sotto l’ombrellone,
all’ombra di fresche pinete montane, in qualche scintillante capitale europea o
più semplicemente per restare in città accanto al condizionatore, ho puntato
sulla qualità, scegliendo cinque titoli per tutti i palati, libri che mi fanno
pensare all’estate per i motivi più diversi: il primo è un libro trendy, un best seller di genere underground, il secondo un piccolo classico novecentesco da riscoprire, il terzo è un assaggio letterario-gastronomico, il
quarto un romanzo di fantascienza
per aprirsi a nuovi mondi e il quinto un esordio
di qualità di una nuova, giovanissima e talentuosa autrice italiana.
Titolo: Brucia la città
Autore: Giuseppe Culicchia
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Mondadori
Genere: Underground
Pagine: 396
Prezzo: € 10,00
Trama: Allegra
è sparita, e Torino non c'è più. O meglio c'è ancora, ma è così cambiata che si
stenta a riconoscerla. E Iaio? Forse sta ancora con Allegra, e dovrebbe
mettersi a cercarla sul serio, anche se a dire la verità non ne ha troppa voglia.
È un mondo fatuo e paradossale, quello che sciama attraverso il Quadrilatero
Romano della città dove gli operai di un tempo sembrano essere stati
rimpiazzati da una tribù di creativi, modelle e giovani smaniosi di estasi a
buon mercato; un circo a cielo aperto, un mondo alla rovescia, dove le bionde
si tingono di nero, le ville al mare sono arredate come baite di montagna e gli
adulti, incapaci di assolvere il loro ruolo, restano voci fuori campo, come
nelle strisce dei Peanuts. Così non suona implausibile che Iaio e i suoi amici
dj Zombi e Boh, strafatti di bamba a ogni ora del giorno e della notte, possano
farsi testimonial della campagna "La Droga Ci Fa Schifo", in un
contesto popolato da improbabili assessori alle Notti Bianche, palazzinari
assatanati e pubblicitari costretti a inventarsi sempre nuove iniziative di
marketing. Tra conversazioni surreali, allucinazioni private e feste
indimenticabili, i nostri tre eroi vagano per le strade di una Torino notturna,
sporca, a tratti torbida e "proibita", alla ricerca di un
irraggiungibile equilibrio: perché sotto lo scintillio superficiale di tante
vite si nascondono ferite profonde, dissimulate dai comportamenti indecifrabili
di giovani uomini disorientati.
L’estate è anche movida notturna cittadina, scintillante
perdizione, ricchezza e apparenza a nascondere vuoto e assenza di senso: è l’underground
all’italiana (di ispirazione Ellissiana) del torinese Giuseppe Culicchia.Da leggere per danzare sudati in discoteca, nel buio
viola dei neon, riflettendo sul grigiore che marcisce al di sotto.
Titolo: Acque morte
Autore: William Somerset Maugham
Casa editrice: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Genere: Letteratura straniera
Pagine: 224
Prezzo: € 10,00
Trama: In
"Acque morte", è un medico drogato, radiato dall'Albo, a suo agio
"solo nella futilità", a guidare per piccoli tocchi, fingendo di
assistervi impassibile, una vicenda di amore, di fuga e di morte che lascia
spossati come una febbre tropicale. Ed è lui a farci attraversare questo
monsone romanzesco, avvolgendoci nei fumi del suo stesso oppio finché fatti e
moventi sino a un attimo prima oscuri non diventano d'improvviso "chiari
come i disegni geometrici del quaderno di un bimbo, quadrati, rettangoli,
cerchi, triangoli".
Una storia di incontri ai confini del mondo, nello
splendore lussureggiante e pericoloso dell’Oceania, nelle isole dei mari del
sud, tra l’infinito mare e la rara terra.Da leggere per viaggiare in luoghi selvaggi, per
respirare la caligine oppiacea di un tempo quieto e di una meta impossibile,
per ritrovarsi persi nei recessi dell’animo umano.
Titolo: Piccole donne in cucina
Autore: Elisabetta Chicco Vitzizzai
Casa editrice: Leone Verde Edizioni
Collana: Leggere è un gusto
Genere: Gastronomia e letteratura
Pagine: 144
Prezzo: € 10,00
Trama: Nella
vita domestica della famiglia March, ritratta nel capolavoro di Louisa May
Alcott, "Piccole donne", e nel suo seguito "Piccole donne
crescono", non mancano pagine esilaranti sugli esperimenti ai fornelli,
volonterosi e problematici, di Jo e di Meg come sugli inviti a pranzo, in
grande stile ma sfortunati, della piccola "lady" Amy, mentre solo la
timida Beth sembra trovare soddisfazione nell'attività casalinga, tanto da
meritare dalle sorelle l'appellativo di "angelo del focolare". La vita
in casa March offre però un'immagine alquanto idealizzata di quella che fu la
vita della Alcott e dei suoi famigliari, travagliata dalla povertà e messa
spesso a repentaglio dall'esagerato idealismo del padre. Quell'Amos Bronson
radicalmente vegetariano, maniaco di uno stile di vita ispirato ai canoni della
"purezza" di anima e corpo e tutto preso dalla necessità di
propagandare le sue convinzioni filosofiche in giro per il mondo, a costo di
trascurare il benessere di moglie e figlie. Ripercorrendo i punti salienti del
duplice romanzo e della vita della sua autrice, il tema del cibo affiora in
questo libro nella sua quotidianità e viene indagato nella sua specificità
storica, con il recupero di molte ricette in uso nella cucina statunitense
dell'Ottocento (rese tuttavia di facile attuazione anche oggi) e in particolare
di quella tradizionale del New England, dove visse la famiglia Alcott e dove
sono ambientate le vicende delle quattro sorelle March.
Un
piccolo libro per ripercorrere la storia delle quattro sorelle March, per
conoscere la vita della loro creatrice e per “assaggiare” le ricette (quasi
tutte semplici da eseguire) che seguono ogni capitolo, in cui Elisabetta Chicco
propone le istruzioni per preparare le pietanze citate in “Piccole donne” e “Piccole
donne crescono”. Da
leggere per comprendere una piccola grande donna che si è fatta strada in un
tempo difficile e (perché no) per approfittare dell’estate per sperimentare
nuove ricette. Seguirà prossimamente la recensione completa di questo libro qui
sul Diario.
Titolo: Abissi d’acciaio
Autore: Isaac Asimov
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Mondadori
Genere: Fantascienza/giallo
Pagine: 350
Prezzo: € 9,50
Trama: New York è
irriconoscibile: niente più torri e grattacieli, ma un'immensa metropoli
"coperta" che non viene mai a contatto con l'aria, dove decine di
milionidi uomini e donne brulicano come formiche sulle strade mobili. Dove il
lusso di un bagno privato è inammissibile. Dove, soprattutto, i robot stanno
soffiando i posti di lavoro agli uomini ad un ritmo sempre più preoccupante. E
alle porte di New York si stende come una sfida Spacetown, la città degli
spaziali dove tutto è lusso e ariosità, superbia e ostentazione. C'è da
meravigliarsi che uno dei tanti terrestri scontenti ammazzi uno spaziale nella
sua aristocratica dimora di Spacetown? E c'è da meravigliarsi se il caso
rischia di diventare un incidente interplanetario? Per risolverlo bisogna
ricorrere al miglior poliziotto della City, Lije Baley, e affidargli come
compagno il miglior poliziotto di Spacetown, R. Daneel Olivaw. Il guiaio è che quella "R." significa robot: sta per cominciare una
sfida implacabile tra l'intelligenza umana e quella artificiale per risolvere
l'omicidio più esplosivo che la terra ricordi; e per il lettore, una delle
letture più appassionanti nel campo della fantascienza "pura".
Un
classico della fantascienza con una trama gialla, primo di una splendida
trilogia (ma autoconclusivo e, quindi, fruibile anche da solo), introduce due
personaggi destinati a rimanere a lungo nel vostro cuore.Da
leggere per staccare dal quotidiano, perché d’estate niente è come immergersi
nella trama avvincente di un giallo di ambientazione fantascientifica.
Titolo: Il fiume scorre in te
Autore: Bianca Rita Cataldi
Casa editrice: Booksprint
Genere: romanzo di formazione fantatemporale
Pagine: 366
Prezzo: € 17,90
Trama:A pochi mesi di distanza dal suo trasferimento al nord per motivi di
studio, Alessandro scompare.“Tornerò presto, questione di giorni. Tornerò con
l’ultimo treno, quello della mezzanotte.” Queste le ultime parole che
Alessandro rivolge a Dani, la sua ragazza, durante l’ultima conversazione
telefonica tra i due. Poi, più niente. Dani, disperata, si racconta mille scuse
per giustificare il comportamento del suo ragazzo e ogni sera si reca in
stazione, si siede sul marciapiede e aspetta che passi l’ultimo treno, sperando
di veder scendere Alessandro. “Mi aveva detto che sarebbe tornato con l’ultimo
treno, quello della mezzanotte”. Passano i giorni, e di Alessandro non c’è
traccia. Una notte, però, succede qualcosa d’insolito: Dani è lì, seduta sul marciapiede
della stazione come tutte le notti, e l’ultimo treno è già passato da qualche
minuto quando, all’improvviso, compare un ragazzo. E, di lì a poco, benché gli
orari non prevedano più nessuna corsa fino al mattino successivo, un vecchio
treno giunge in stazione, stridendo sui binari. Il giovane sconosciuto sale sul
mezzo e, pochi secondi dopo, si sente male. Dani sale in carrozza per
soccorrerlo ma, purtroppo, capirà ben presto che il malessere del ragazzo è
solo una messinscena, una trappola architettata per farla salire sul treno. Ma
chi è questo misterioso estraneo? Che legami ha con Alessandro, e perché sembra
conoscere il motivo della sua scomparsa? Molte sono le domande alle quali Dani
dovrà rispondere, affrontando le insidie di un pericoloso viaggio nel passato
della persona che crede di amare e che non ha mai conosciuto per ciò che è
realmente.
Un
romanzo appassionante, scritto da una penna giovanissima e fresca: il racconto della
calda estate di Dani, che compie un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire
una verità sul ragazzo che ama. Da
leggere per crescere, per salire sul treno che riporta agli anni ‘90 e per
conoscere una nuova, bravissima scrittrice che farà ancora parlare di sé.
Buona estate e buone letture a tutti voi!
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